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Le indagini sono state affidate alla Squadra Mobile della Polizia.

Botte e minacce al papà disabile, 13enne fa arrestare la mamma violenta

Pubblicato il 25 Giugno 2024

Solo pochi giorni fa una mamma aveva denunciato il figlio, ritenendo molto probabile che fosse coinvolto in uno stupro a danno di una ragazza 18enne. Da Bologna arriva un’altra storia simile, almeno per quanto riguarda la dinamica della denuncia, poiché anche in questo caso c’è stata una denuncia fatta da un familiare nei confronti di un altro familiare. Questa volta si sono invertiti i ruoli: la figlia ha denunciato la mamma per le percosse date al padre disabile.

Le violenze e i maltrattamenti della moglie al marito disabile

Le forze dell’ordine sono intervenute quando una ragazza di 13 anni ha chiamato la sala operativa di Bologna, in zona Bolognina, chiedendo aiuto per il padre, un 47enne disabile picchiato selvaggiamente dalla moglie.

Gli agenti si sono recati sul posto e hanno visto la donna urlare contro il marito, minacciandolo di morte e cercando di colpirlo proprio sotto gli occhi terrorizzati della figlia 13enne. Neanche la visita delle divise ha placato la donna, che ha continuato a cercare di colpire il marito.

La 13enne aveva prima chiesto aiuto al vicino, che è stato ascoltato come testimone e che ha detto che spesso sentiva urla furiose provenire dall’appartamento della famiglia.

A quanto pare la donna aveva anche dato un morso sulla spalla del marito che, presentando difficoltà respiratorie, è stato portato in ospedale dove è stato poi dimesso con 20 giorni di prognosi e la diagnosi della frattura di una costola. L’uomo ha spiegato che da anni ormai subiva le violenze e i maltrattamenti della moglie.

Le indagini hanno confermato in effetti che l’uomo nel corso degli anni aveva subito continue aggressioni verbali e fisiche, come documentato anche da una denuncia nei confronti della donna per minacce aggravate dall’uso di un coltello lo scorso marzo. Per la donna, accusata di maltrattamenti in famiglia, sono scattate immediatamente le manette con il successivo trasferimento in carcere.