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Dirigente “furbetto” ruba 1,2 milioni di euro dalle casse del comune: arrestato

Pubblicato il 13 Novembre 2021

In soli tre anni (dal 2018 al 2020) avrebbe sottratto alle casse del comune di Bovino (Foggia) oltre un milione e 200 mila euro prelevandoli dai conti correnti comunali e versandoli sui propri per acquistare immobili, criptovalute, automobili e una barca. Le indagini hanno fatto emergere che il dirigente del settore “Economico Finanziario” dell’Ente avrebbe arrotondato il suo stipendio (di poco inferiore ai 2 mila euro) con entrate extra arrivando, in un’occasione, a riconoscersi in un solo mese straordinari per 41 mila euro


In soli tre anni (dal 2018 al 2020) avrebbe sottratto alle casse del comune di Bovino (Foggia) oltre un milione e 200 mila euro prelevandoli dai conti correnti comunali e versandoli sui propri per acquistare immobili, criptovalute, automobili e una barca. Lo hanno accertato i militari della Guardia di Finanza di Foggia che hanno arrestato, su ordinanza del Gip del tribunale del capoluogo dauno, il dirigente del settore economico e finanziario del comune foggiano, Marco Russo di 54 anni, con le accuse di peculato e autoriciclaggio.

La procura ha anche disposto il sequestro preventivo dei beni dell’indagato per un valore equivalente all’illecito profitto. Si tratta, nello specifico di 4 società, 2 parafarmacie, 1 struttura ricettiva Bed & Breakfast, 13 appartamenti, conti corrente e criptovaluta (Bitcoin), 1 imbarcazione, 3 autovetture ed 1 motoveicolo.


Le indagini hanno fatto emergere che il dirigente del settore “Economico Finanziario” dell’Ente avrebbe arrotondato il suo stipendio (di poco inferiore ai 2 mila euro) con entrate extra arrivando, in un’occasione, a riconoscersi in un solo mese straordinari per 41 mila euro.

Bovino (FG) dirigente furbetto
Bovino (FG)-FONTE

Di altre somme si sarebbe appropriato attraverso l’incasso di 25 assegni tratti sui conti del Comune a suo beneficio. Infine, avendo, in ragione del proprio servizio, la disponibilità delle finanze dell’ente pubblico, sono stati ordinati mandati di pagamento -bonifici (i militari ne stimano 112) dalle casse comunali su conti correnti intestati al funzionario o su cui lo stesso poteva operare.


Tutti i mandati di pagamento riportavano causali generiche o insussistenti. Le appropriazioni illecite non si sarebbero interrotte neanche dopo che, qualche mese fa, l’uomo è stato sospeso dalle sue funzioni nel corso delle indagini.