Braccianti agricoli Nardò, repressione dello sfruttamento. Controlli della Polizia

Si è parlato molto nelle scorse settimane della situazione dei braccianti agricoli di Nardò, tra le morti sotto il sole avvenute negli scorsi anni e ultimamente in altri ambiti lavorativi e l’ordinanza antiacaldo emanata dal sindaco Pippi Mellone. Nell’ambito dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, intanto, nella giornata di ieri, gli agenti di polizia del Commissariato di Polizia di Nardò, congiuntamente a due equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, hanno effettuato attenti controlli mirati nelle campagne di pertinenza del territorio neretino, comprese le marine, rivolti a contrastare il fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori, soprattutto i braccianti agricoli, che durante il periodo estivo si dedicano alla raccolta delle angurie e di altri prodotti tipici stagionali, talvolta sottoposti ad orari di lavoro disumani ed in condizioni igienico-sanitarie indecenti.

Braccianti agricoli, a Nardò tutto il regola

I controlli sono stati effettuati in varie zone agricole del territorio neretino e, nella totalità dei controlli, i lavoratori sono risultati in regola con l’impiego e con le leggi di soggiorno sul territorio. La presenza degli Agenti della Polizia di Stato nel comprensorio del Commissariato di Polizia di Nardò ha consentito di verificare l’assenza di situazioni di illegalità ed ha infuso un maggiore senso di sicurezza, in ambiti lavorativi spesso compromessi da situazioni di emarginazione e di sfruttamento, come quello dei braccianti agricoli.