Bufera su Berlusconi: “Putin? Costretto a scendere in guerra per sostituire Zelensky con persone perbene”

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Mentre infuria la guerra tra Ucraina e Russia, a soli due giorni dal voto Silvio Berlusconi ha rilasciato delle dichiarazioni che hanno provocato una forte reazione tra le diverse forze politiche.

Il leader di Forza Italia, ospite di Porta a Porta, incalzato da Bruno Vespa sulla decisione di Putin di richiamare i riservisti, ha commentato l’invasione della Russia in Ucraina, lasciando intendere che sia stata una mossa “obbligata”.

Berlusconi e la guerra di Putin: “Spinto dalla popolazione russa”

Si allunga la fila di auto che dalla Russia fuggono verso la Finlandia, dopo l’annuncio di Putin di richiamare alle armi anche i riservisti, una situazione che Berlusconi commenta così: “Putin è caduto in una situazione difficile e drammatica. Si è trattata di una missione delle due repubbliche filorusse del Donbass che sono andate a Mosca a parlare con tutti, con i giornali, la televisione e i ministri del suo partito”.

Poi sostiene che Putin è stata costretto a scendere in guerra, spostando il carico delle responsabilità su Zelensky: “Hanno detto che Zelensky ha aumentato gli attacchi contro di loro, facendo 16.000 morti. Gli hanno quindi chiesto di difenderli poiché, se non lo avesse fatto Putin, non si sapeva fino a dove si sarebbe potuta spingere la situazione”.

Sostanzialmente Berlusconi ha scaricato Putin di ogni responsabilità spiegando: “Putin è stato spinto dalla popolazione russa, dal suo partito e dai suoi ministri ad inventarsi questa operazione speciale”.

Nella mente di Putin c’era forse l’idea di una guerra-lampo, ipotesi avallata anche da Berlusconi che commenta: “Le truppe sarebbero dovute entrare in Ucraina, raggiungere Kiev in una settimana e sostituire Zelensky con un governo di persone perbene, poi tornare indietro in un’altra settimana”.

Un piano saltato per la strenua resistenza dell’Ucraina, che ha potuto beneficiare delle armi inviate dall’Occidente. Tuttavia il leader di Forza Italia, nonostante la lunga amicizia con Putin, fa sapere che il suo partito è al fianco dell’Ucraina: “Per nessuna ragione possiamo rompere la nostra partecipazione all’Europa, alla Nato, all’Occidente e agli Stati Uniti”.

https://twitter.com/fleinaudi/status/1573060128810614784?ref_src=twsrc%5Etfw

Le reazioni delle altre forze politiche

Le parole di Berlusconi hanno provocato reazioni forti da parte delle altre forze politiche, a partire dal PD il cui leader, Enrico Letta, scrive così su Twitter: “Per Berlusconi Putin voleva sostituire il governo di Zelensky con un governo di persone per bene. Non ci sono parole per commentare, ma c’è il voto. Domenica 25 settembre, scegli”.

Altrettanto forti le parole del deputato dem Filippo Sensi: “Provo un senso di vergogna profonda come italiano ed europeo, di preoccupazione e inquietudine per questa destra, la peggiore. E questo era quello moderato e occidentale. Penso alla resistenza ucraina, all’Europa unita nel suo sostegno e a questi. Penso al 25 settembre, e al 26”.

Anche Carlo Calenda ha usato parole sferzanti per commentare le parole del leader di FI: “Berlusconi in una via di mezzo tra portavoce di Putin e consigliere militare (doveva tenere le truppe vicino a Kiev). Veramente tragico”.

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Redazione Nazionale

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