Pubblicato il 31 Agosto 2023
Dopo le indagini per presunti reati fiscali e le polemiche legate alla campagna pubblicitaria “Open to Meraviglia”, si è scatenata un’altra bufera mediatica che ha travolto Daniela Santanché, ministro del Turismo.
Secondo alcune testimonianze martedì sera dopo cena il ministro si sarebbe recato al Pronto Soccorso di Lido di Camaiore, a Lucca, per accompagnare una persona, forse il suo compagno, dove però approfittando del suo ruolo istituzionale avrebbe saltato la fila.
La testimonianza: “Così la Santanché ha scavalcato la fila”
Il fatto è stato denunciato da un cittadino che, a sua volta, aveva accompagnato un parente al Pronto Soccorso per poi dichiarare di aver notato giungere la Santanché che, invece di fare la fila e attendere il suo turno come gli altri pazienti, avrebbe avuto una corsia preferenziale.
Il tutto è stato denunciato sui social e, come scrive La Nazione, il ministro sarebbe arrivato scortato da due pattuglie dei carabinieri a bordo di un grosso Suv nero, che tra l’altro sarebbe stato parcheggiato nell’area riservata alle ambulanze.
Sui social sono chiaramente scoppiate furiose polemiche e la Santanché è stata accusata di aver sfruttato il suo ruolo di privilegiata per saltare la fila e passare avanti ai pazienti che c’erano prima di lei.
La risposta dell’Asl Toscana Nord Ovest: “Una prassi normale per tutelare la privacy”
La segnalazione è giunta anche all’Asl Toscana Nord Ovest, che però ha replicato che non c’è stato alcun favoritismo e che quella adottata è una prassi normale per tutelare la privacy delle persone famose.
Ecco quanto si legge nella nota diramata dall’Asl: “In effetti è arrivato un importante personaggio pubblico che accompagnava un proprio congiunto (la Versilia è una terra frequentata anche da persone molto conosciute dall’opinione pubblica e il loro accesso al pronto soccorso non è infrequente, soprattutto nel periodo estivo)”.
L’Asl quindi conferma l’arrivo di un volto noto, molto presumibilmente proprio la Santanché, ma poi precisa che non ci sono state per lei corsie preferenziali: “Ai personaggi popolari, analogamente a quanto avviene per ogni altro utente, si assegna un codice di priorità che viene rispettato, così come abbiamo avuto conferma sia avvenuto martedì sera, con attesa in linea con quella degli altri pazienti con quel codice. Può venire attivato però un ‘corridoio di tutela della privacy’ soprattutto se richiesto dalle forze d’ordine per evitare, come in questo caso, ogni problematica”.