« Torna indietro

Altra bufera su Stefano Bandecchi: il sindaco sputa in faccia a un cittadino che lo contesta

Pubblicato il 6 Settembre 2024

Che Stefano Bandecchi non sia un sindaco “convenzionale” è ormai piuttosto noto. Nel mese di gennaio fu accusato di frasi sessiste dopo aver detto che per un uomo è normale guardare il lato B di una donna. In un’altra occasione il sindaco di Terni abbaiò nell’aula del Consiglio comunale per scimmiottare alcuni consiglieri comunali, scatenando furiose polemiche. Ora il sindaco conquista le prime pagine dei giornali con l’ennesima “impresa”: sputare in faccia due volte contro un cittadino.

La diatriba via social

Ma come si è arrivato a tanto? Per capirlo bisogna fare un passo indietro, quando c’è stato un diverbio social tra i due. Il sindaco ha condiviso sulla sua pagina social una conversazione che c’è stata tra lui e il contestatore.

I due si sarebbero dati appuntamento dal vivo dopo lo scontro social, durante il quale ci sarebbe stata a quanto pare una “promessa” di sputare da parte del sindaco.

Ma per quale motivo è nata la discussione poi sfociata in una lite per strada? A quanto pare il cittadino aveva contestato a Bandecchi il fatto di aver messo diverse statue nella città.

Lo sputo

La “promessa” è stata mantenuta e il sindaco, dopo aver sorseggiato dell’acqua, per ben due volte l’ha sputata all’indirizzo del cittadino. Bandecchi ha poi detto: “Lei ha detto in Internet che voleva essere sputato” e il cittadino ha prontamente replicato: “No, questo lo ha detto lei. Io ho detto che secondo me era sbagliato mettere una statua lì per poi levarle dopo una settimana”.

A quel punto è partita la lite, con una seria di botta e risposta tra il sindaco e il suo contestatore, definito da Bandecchi un provocatore politico. Il sindaco ha poi chiesto ai vigili di prendere le generalità dell’uomo, che intende denunciare, apostrofando l’uomo con insulti e parolacce.

Come se non bastasse il sindaco provocatoriamente ha pubblicato su Instagram la foto che riprende l’attimo esatto in cui sputa contro il cittadino con queste parole: “Per me i desideri degli altri sono da esaudire e così è stato. Per i moralisti inutili, basta non rompere i coglioni è tutto fila sempre liscio”.