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L’incredibile bug di Apple: dici “razzista” e l’iPhone scrive “Trump”

Pubblicato il 26 Febbraio 2025

Sta facendo molto scalpore il video realizzato con l’Intelligenza Artificiale del cosiddetto “Trump Gaza”, dove la Striscia di Gaza, che attualmente è un luogo di morte e distruzione, si trasforma in una località balneare da sogno tra odalische barbute e spiagge incantevoli.

Adesso Trump è nuovamente al centro di una nuova polemica, che lo vede coinvolto però indirettamente. Come confermato anche da Apple, c’è un incredibile bug legato alla dettatura su altri dispositivi. In pratica quando viene pronunciata la parola “razzista” per un istante appare la scritta “Trump”.

Il bug dell’iPhone

Molti utenti hanno notato questo stranissimo bug, documentato da diversi video in cui si verifica l’anomalia. Naturalmente la curiosa vicenda ha suscitato la rabbia di molti sostenitori del tycoon.

Ma precisamente in cosa consiste questo bug? In pratica l’anomalia si verifica quando si attiva la funzione voice-to-text dell’iPhone, che consente appunto di dettare messaggi a voce che vengono poi trascritti sotto forma di testo scritto. E così, quando si pronuncia la parola “razzista”, compare sulla schermata brevemente “Trump”.

Apple ha ammesso di essere a conoscenza del problema ed è già al lavoro per risolverlo. L’azienda ha spiegato che a volte i modelli di riconoscimento vocale, dopo la dettatura vocale, in un primo momento scrivono parole che hanno una certa assonanza fonetica con la parola effettivamente pronunciata, e solo dopo un’accurata analisi scrivono poi la parola corretta. Sembra che, a causa del bug, venga suggerito erroneamente “Trump” quando si pronunciano parole contenenti la consonante “r”. Non si tratta quindi dello scherzo di qualche programmatore burlone o democratico, ma semplicemente di un errore della tecnologia che nonostante i tanti passi avanti non è infallibile.

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