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In Italia è bunker mania: “Oltre 200 chiamate in meno di una settimana”

Pubblicato il 3 Marzo 2022

Nella psicosi generale, qualcuno pensa di farsi costruire un bunker.

Visto il dramma che si vive in Ucraina, in Italia c’è chi ha cominciato a informarsi per mettersi al sicuro in caso di un’escalation del conflitto su scala più ampia. Nella psicosi generale, qualcuno pensa di farsi costruire un bunker. Un rifugio in cemento armato costruito sottoterra e fatto per resistere anche ad eventuali attacchi nucleari.

«Sono arrivate oltre 200 chiamate in meno di una settimana. Molte richieste sono frutto del terrore della guerra. Persone chiamano preoccupate dall’escalation ucraina per farsi costruire una struttura dall’oggi al domani. E io sono obbligato a dirgli che non si può fare. Non si può pensare a una struttura del genere come un cappotto che uno mette appena ha freddo. Ma per altre persone, molto determinate, è una scelta motivata». A parlare è Giulio Cavicchioli, 56 anni, imprenditore mantovano che da ventidue anni si è specializzato nella costruzione di bunker civili e militari.

Effetto guerra e minaccia nucleare
Giulio Cavicchioli
Giulio Cavicchioli, da ventidue anni si è specializzato nella costruzione di bunker civili e militari.

In queste ore la sua impresa, «Minus Energie», è tempestata di telefonate. «Nei primi giorni siamo riusciti a tener traccia della provenienza delle richieste: 7 dal Lazio, 5 dal Piemonte, 5 dalla Lombardia, 4 dal Veneto (due a Padova, una a Vicenza, una a Verona), una dalla Campania, 6 dalla Toscana e 3 dalle Marche. Ora abbiamo perso il conto. Da Roma, punto ritenuto forse saliente in caso di guerra, un numero esorbitante di richieste, qualcuna anche dall’Emilia-Romagna», spiega l’imprenditore. È l’effetto provocato dall’offensiva di Mosca, che ha reso tangibile la minaccia nucleare.

Iter urbanistico lungo
L’ingresso di un bunker
L’ingresso di un bunker

In 22 anni, di rifugi ne sono stati costruiti circa 50. «Cinque in Veneto — stima l’imprenditore — Il numero di richieste degli ultimi giorni supera abbondantemente quello di un ventennio. È una cosa fuori dal normale, difficile razionalizzare. Per persone normalissime, famiglie per lo più, dall’oggi al domani diventa un’esigenza vitale. Io devo demotivarli: esistono tempi tecnici imprescindibili per l’ottenimento delle concessioni edilizie, per la preventivazione dell’impresa edile e per i tempi di consegna, che si sono anche allungati».

Si parla di poche costruzioni, tutte messe in piedi a seguito di eventi molto particolari, a testimonianza della componente psicologica che spinge a fare una scelta di questo tipo. «Dopo la guerra nei Balcani le acque si sono smosse e hanno messo in allerta alcune persone. L’altro momento in cui abbiamo visto aumentare le richieste è in vista della fine del mondo annunciata dai Maya, nel 2012», continua Cavicchioli.

bunker
FONTE
«Due bonifici già arrivati»

Nelle ultime settimane, «sono arrivati due bonificiUno dal bresciano, che da venerdì a lunedì ha preso la decisione e ha pagato — aveva già sondato in passato la possibilità di costruire un bunker, e si era dotato delle autorizzazioni necessarie (che di solito richiedono fino a 60 giorni, ndr) — Un altro a Crema, anche questo già a buon punto. La crisi ucraina lo ha portato ad accelerare le pratiche. Ora serviranno almeno due mesi per ultimarle».

«Un bunker non salva per l’eternità»

Nella «cellula di sopravvivenza», come la chiama l’imprenditore, pareti, soffitto e pavimento sono in cemento armato, così come le porte «del peso di una tonnellata». Poi sportelli di sicurezza, valvole antiscoppio, elettricità, bagni a secco e impianto di ventilazione militari, con filtri che assorbono tutti i gas di guerra utilizzati fino ad oggi. «In caso di attacchi con gas sconosciuti, però, non è detto che il filtro funzioni. Lo dico sempre: un bunker magari dà una chance in più, ma non salva per l’eternità. La realtà non è un film».

I costi: da 60 a 85mila euro

«È una scatola povera di cemento armato — semplifica l’imprenditore — Costruita a partire da un metro di profondità sotto il terreno, a cui si devono aggiungere uno strato di 40 centimetri di cemento armato della parte alta del rifugio, 2 metri e mezzo di altezza della stanza». Un preventivo standard sul mercato, per una struttura tra i 25 e i 30 metri quadri, varia dai 60mila agli 85mila euro. “

“Una struttura di queste dimensioni può ospitare fino a cinque persone. Ma fino a quanto si può sopravvivere in un rifugio sottoterra? «Fatte salve le riserve di acqua e cibo, normalmente prevediamo un tempo di permanenza di 15 giorni, un mese al massimo. In generale, la permanenza dipende dalla capacità di filtrazione, e quindi dalla quantità di inquinanti passati attraverso il filtro».