Pubblicato il 25 Novembre 2021
La formazione del personale per la guida dei pullman, una nuova moratoria dei mutui e un utilizzo più appropriato dei voucher regionali del turismo che coinvolgano direttamente i bus. Sono queste le richieste avanzate alle istituzioni dai rappresentanti dei bus turistici che si sono riuniti a Cefalù per il terzo convegno Abt Sicilia 2020. Hanno partecipato più di 80 aziende del settore Bus Turistici Siciliana.
Presente anche il presidente dell’Assemblea Regionale, Gianfranco Miccichè: “I pullman sono un settore fondamentale per la mobilità dell’Isola, metteremo in campo tutti gli sforzi per aiutare una categoria fortemente colpita dalla pandemia”
“I bus turistici sono un settore fondamentale per la mobilità nell’Isola – ha affermato Miccichè – Attualmente non sono riconosciuti ancora come parte integrante del settore turistico ma cercheremo di risolvere questo problema legato ai codici Ateco”.
Durante il dibattito con gli associati è emersa la mancanza di personale dovuto al costo elevato della certificazione professionale per il trasporto persone, che si aggira intorno ai 5000 euro.
“In Sicilia lamentiamo un’alta disoccupazione – ha aggiunto Miccichè – qui invece non si riesce a trovare personale, per cui non c’è dubbio che il reddito di cittadinanza ha creato dei problemi anche a questa categoria”.
Si provvederà, dunque, a creare un voucher per permettere ai giovani di prendere le qualifiche professionali per la guida dei bus a un prezzo ridotto con dell’agevolazioni per le aziende che si impegneranno a formare nuovo personale.
Una seconda proposta avanzata è stata quella di coinvolgere maggiormente i bus turistici nei voucher voluti dall’assessore al turismo, che al momento non vedo coinvolti i gruppi organizzati che si muovono con i bus cercando di coinvolgendo anche le scuole.
“Questa idea – ha spiegato il presidente dell’Associazione Bus Turistici Siciliani – permetterebbe una ripresa del lavora da parte del settore”. Preoccupa, infine, la riaccensione dei mutui e dei leasing. “Bisognerebbe riattivarli solo a fine emergenza – ha concluso Reginella – si è cercato di risolvere le criticità che il settore in realtà aveva accumulato negli anni. Il terzo convegno Abt è servito per comunicare una programmazione a lunga gettata. Costituirci come categoria Bus Turistici davanti alle istituzioni ha rappresentato una vera e propria presa di coscienza delle potenzialità del nostro settore nonostante la lunga crisi pandemica. E’ stato giusto staccarci da categorie già esistenti per sottolineare la nostra autorevolezza”..