Andare lontano e poi morire: per un nonnulla. Non sono note le generalità del migrante di nazionalità moldava morto a Corigliano Rossano, nell’incendio scoppiato nel capannone abbandonato in cui dormiva. Le fiamme, secondo quanto è emerso dalle indagini dei Carabinieri del locale Reparto territoriale, sarebbero state provocate da cause accidentali, presumibilmente per una cicca di sigaretta non spenta.
L’incendio è stato spento dai Vigili del Fuoco. I Carabinieri hanno trovato il cadavere carbonizzato: hanno sentito come testimone un altro migrante, che dormiva nel capannone insieme alla vittima. Sul posto i militari hanno trovato alcune bottiglie di alcolici vuote. Si esclude, in ogni caso, che l’incendio sia stato appiccato volontariamente da qualcuno e che quindi, per quanto è accaduto, possano esserci responsabilità di terzi. (fonte: Ansa).
"Amar era una persona sorridente e generosa, un atleta rigoroso, un grande professionista, era un…
Un operaio incensurato è sospettato dell'omicidio di Arturo Panico, 71 anni, il falegname ucciso a…
"Siamo in uno stato di guerra, ora basta". E' la denuncia di Vincenzo Bottino, il…
"Non si esclude l'omicidio, perché è impossibile che una ragazza di quindici anni usi quel…
"La decisione antisemita della Corte penale internazionale equivale al moderno processo Dreyfus, e finirà così. Israele…
La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un Avviso…