Pubblicato il 4 Aprile 2024
Continuano ad essere tante, troppe le storie di violenze sulle donne commesse da fidanzati, mariti o ex violenti che sanno comunicare solo con pugni, calci, minacce e schiaffi. L’ultimo grave episodio si è verificato a Roma, dove una ragazza 23enne è stata brutalmente picchiata dal fidanzato 29enne cileno che l’ha colpita alla pancia facendole perdere il bambino che portava in grembo.
La fuga e la denuncia
Come riportato da RomaToday la 23enne, originaria di Ostia, è fuggita piangendo in strada sul lungomare Paolo Toscanelli dopo l’ennesima aggressione da parte del fidanzato e si è convinta a denunciare tutto agli agenti del X distretto del Lido che hanno fatto scattare le manette per il 29enne. I fatti risalgono al 22 febbraio, quando la giovane ferita ha chiamato il numero unico delle emergenze facendo intervenire immediatamente una volante della polizia di Ostia.
Sul posto sono arrivati anche i soccorritori dell’1-1-8 che l’hanno portata all’ospedale Grassi di Ostia. I medici hanno constatato che purtroppo la donna era stata colpita con un calcio all’addome, sferrato violentemente dal fidanzato che pure era a conoscenza della gravidanza della compagna. Quel calcio è risultato fatale per il feto, poiché la ragazza ha dovuto subire un’interruzione della gravidanza, perdendo il bambino che portava in grembo da 3 mesi.
Le violenze continue
La 23enne ha finalmente trovato il coraggio di denunciare il fidanzato che, secondo la sua versione, andavano avanti da molto tempo. Non sarebbe stata la prima volta che il compagno si rendeva responsabile di una violenza così cieca e in altre occasioni si sarebbe avventato su di lei aggredendola fisicamente e verbalmente.
Una situazione che avrebbe portato la ragazza a vivere in un continuo stato d’ansia, costringendola a cambiare le sue normali abitudini di vita. Dopo le indagini il 29 marzo scorso il 29enne è stato bloccato a Ostia e trasferito al carcere di Regina Coeli.