Pubblicato il 27 Giugno 2023
Il mondo del calcio sembra voglia iniziare a combattere con maggiore severità i deprecabili cori e gli atti razzisti che, purtroppo, continuano a verificarsi sui campi di gioco.
Intanto è stato stabilito lo stop alle partite se ci sono cori o atti anti-semiti, nella dichiarazione di intenti contro l’antisemitismo proposta al Viminale, ma è in arrivo un’altra importante novità: nessun calciatore potrà indossare la maglia numero 88.
Addio nel calcio alla maglia 88: perché è considerato un numero “razzista”?
Perché l’88 è un numero controverso associato al nazismo? Poiché per i gruppi neonazisti l’88 è una sorta di simbolo del saluto nazista, “Heil Hitler”, dal momento che l’acca è l’ottava lettera dell’alfabeto.
Come ha spiegato Piantedosi, ministro dell’Interno, nell’88 nel codice etico della società “viene recepito il riferimento alla definizione internazionale di antisemitismo. C’è quindi il divieto dell’uso da parte delle tifoserie di simboli che possano richiamare il nazismo; la responsabilizzazione dei tesserati a tenere un linguaggio non discriminatorio in tutte le manifestazioni pubbliche; la definizione delle modalità di interruzione delle partite in caso di episodi di discriminazione. Sarà inoltre valutato positivamente l’atteggiamento proattivo delle società in questo campo”.
Il divieto di utilizzare l’88 è quindi esteso anche ai tifosi, mentre ai tesserati viene chiesto di adottare un atteggiamento consono al loro ruolo. Anche l’operato delle società nel reprimere fenomeni di razzismo e di antisemitismo sarà valutato dall’occhio vigile del Viminale.
Le origini dell’88, il numero “maledetto”
Come specificato il numero 88 viene “tradotto” con HH, cioè “Heil Hitler”, dal momento che l’acca è l’ottava lettera dell’alfabeto.
Il numero 88 è stato utilizzato in numerosi titoli di canzoni di gruppi rock di ispirazione nazista, così come gruppi neonazisti ormai scomparsi utilizzavano l’88 nei loro nomi.
In Austria addirittura è stato vieto l’utilizzo dell’88 nelle targhe delle auto e nel 2014, dopo una serie di proteste, è stata bloccata la vendita del detersivo Ariel in Germania, la cui confezione comprendeva una maglia bianca col numero 88.
Tra i pochi giocatori che hanno sfoggiato la numero 88 in Italia ci sono stati Buffon e Borriello che, accusati di essere simpatizzanti nazisti, hanno sdegnosamente rispedito le accuse al mittente.
Nella stagione appena trascorsa solo due calciatori hanno indossato la 88: Pasalic dell’Atalanta e Basic della Lazio che dalla prossima stagione dovranno scegliere un altro numero.