Pubblicato il 31 Agosto 2022
“La visita di Carlo Calenda a Piombino il 7 settembre prossimo con il suo IYBY (“Sì, ma nel tuo giardino”) è chiaramente una provocazione per i residenti che, almeno dall’aprile scorso, cercano di far capire al resto del Paese e alla politica che l’impianto non è in mare aperto come a Livorno, ma sarà installatodentro il piccolo porto della città, tra i più trafficati d’Italia e a poche centinaia di metri dalle case dei piombinesi. Del resto il leader di Azione a da queste parti è ben conosciuto: tutti ricordano le sue promesse quando, nel maggio del 2018, da ministro dello Sviluppo Economico, esprimeva la sua soddisfazione per la cessione della ex Lucchini agli indiani di Jindal, che, assicurava, avrebbero salvato la siderurgia e due mila posti di lavoro a Piombino, cosa che non hanno mai fatto” . Lo dichiarano Maurizio Romani, Massimo Orlandini e candidati rispettivamente nei collegi uninominali 04 Senato, 07 Camera di Italia Sovana e Popolare e Mario Bindi, coordinatore Ancora Italia provincia di Livorno.
“E che dire della Giorgia Meloni che, dopo balbettii e voli pindarici, sostanzialmente da’ il via libera all’opera, sostenendo che se non ci sono alternative Piombino va benissimo: in pratica la posizione di SNAM e di tutto il resto del Governo dei Migliori?” aggiungono Romani, Orlandini e Bindi.
Che continuano “ ai primi due si accoda poi Manfredi Potenti, attualmente candidato al Senato al collegio uninominale Livorno-Pisa per la coalizione di centro destra, che a Rosignano ben ricordano per le sue battaglie proprio contro l’istallazione di un rigassificatore in quella città una decina di anni fa. Peccato che poi all’inizio di questo anno, in una nota mostrava invece interesse per il posizionamento dell’impianto a Piombino, e che, anche in questi giorni di accesa protesta, per non scontentare la sua base in città, tenga come suo solito, posizioni ondivaghe, tra gli interessi di Piombino e quelli di Roma, senza mai dire pubblicamente quale sia la sua posizione reale sull’argomento”
“ISP invita la popolazione a ignorare certe provocazioni e invita a votare, il prossimo 25 settembre chi, sempre e senza tentennamento alcuno, dal primo momento ha sempre detto “No al rigassificatore” e no a questa politica energetica così dannosa e pericolosa per il nostro paese” concludono Romani, Orlandini e Bindi.