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Eni

Calenzano, esplosione Eni: blocco delle attività nel deposito della tragedia

Pubblicato il 16 Dicembre 2024

Due mesi di inattività. La Procura di Prato ha disposto il blocco del deposito Eni di Calenzano, in provincia di Firenze.

E’ quanto si apprende dopo il primo sopralluogo tecnico tenuto stamani dagli inquirenti con gli esperti incaricati di redigere una relazione tecnica sull’impianto industriale.

La Procura ha assegnato 60 giorni di tempo ai consulenti incaricati di consegnare una relazione, di conseguenza l’impianto resta sotto sequestro e rimangono interrotte tutte le attività di approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione di carburanti e altri prodotti petroliferi gestiti.

“L’ultimo aggiornamento del piano di emergenza esterno risale al 2021, poi c’era un aggiornamento in corso. Da quello che so io Eni aveva già proposto l’aggiornamento, che era in corso di valutazione”, afferma il sindaco Giuseppe Carovani sul piano di protezione civile per il sito.

“Eni è ente proponente, la prefettura di Firenze lo coordina e fa riferimento a una serie di professionalità”, “l’Eni ha ogni 3 anni l’obbligo di presentare l’aggiornamento del piano”, l’amministrazione comunale recepisce nel proprio piano di protezione civile il piano validato a livello di prefettura”, spiega.