Pubblicato il 9 Dicembre 2024
“Stavo lavorando, ho sentito un boato e i vetri delle finestre sono schizzati sul mio volto provocandomi ferite alla fronte, per fortuna non gravi. Sapevamo che quest’area era pericolosa, ma non fino questi punto”. Così, intervistato dal Corriere della Sera, Nicolas Magnolfi, 29 anni, un operaio che stamattina stava lavorando in un’azienda di prodotti chimici a 50 metri dall’incidente avvenuto nella raffineria Eni a Calenzano.
Nicolas ha detto di essersi conto di “quanto era successo solo una volta che – spiega – ho visto il fuoco dappertutto e la nube di fumo. Poi sono subito scappato via”.
“Stiamo verificando se nell’area coinvolta dalle fiamme possano esserci altre persone. Stiamo verificando quali possono essere le persone ulteriormente coinvolte. Stiamo muovendo macerie e le stiamo spostando con grande attenzione. Proseguiremo nella ricerca anche nelle prossime ore fino a quando non avremo completato le verifiche per l’eventuale presenza dei dispersi”. Afferma, intanto, il portavoce dei vigili del fuoco Luca Cari.
All’interno dell’area è entrata anche una ruspa.
“Ho visto una scena impressionante, c’è una distruzione totale. Immagino chi era lì a lavorare ed era lì vicino o sotto le infrastrutture di ricarica, quello dev’essere apparso come un inferno. La situazione è indescrivibile. Noi sappiamo che stamani nell’azienda erano stati effettuati 35 accessi”, racconta il sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani.
“Nel piazzale esterno dello stabilimento c’era stato un episodio di incendio di un’autocisterna diversi anni fa, ma fino a ieri all’interno non si erano mai verificati episodi di questo tipo”, ha aggiunto.
Il bilancio è di 2 morti e 9 feriti. E altre 17 persone si sono presentate in strutture ospedaliere per cure mediche, fa sapere la Prefettura di Firenze.
Identificato il corpo di una delle vittime. E’ Vincenzo Martinelli: originario di Napoli, viveva a Prato.
“Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, per avere informazioni sui feriti, per portare la solidarietà alle famiglie delle vittime e per ringraziare i soccorritori che sono intervenuti con grande professionalità”, si apprende dal Quirinale.
Basta morti sul lavoro: esplosione a Calenzano, Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil di Firenze proclamano sciopero generale provinciale
“Cgil, Cisl, e Uil di Firenze esprimono dolore per la tragedia, cordoglio per le vittime, vicinanza ai feriti e ai familiari, gratitudine verso i soccorritori, oltre a tanta rabbia per quello che è successo; siamo di fronte all’ennesima tragedia sul lavoro con dimensioni e risvolti ancora da capire su vari fronti. Quello che è successo è inaccettabile, attendiamo il lavoro degli inquirenti per fare luce sulle modalità di quanto accaduto. Senza sicurezza non c’è lavoro, non c’è dignità, non c’è vita”, si legge nella nota dei sindacati che annuncia pure lo sciopero generale provinciale che si terrà mercoledì (4 ore fine turno) con una manifestazione (ore 14:30-16:30) in una area a Calenzano da definire.