« Torna indietro

Caltagirone, nasce un centro per disabili in cui svolgere attività socializzanti e ricreative, iscrizioni entro 21 Giugno

Il Comune di Caltagirone ha emesso un avviso pubblico (domande entro le 13 di lunedì 21 giugno 2021) per individuare 15 adulti disabili, d’età compresa fra i 19 e i 40 anni e residenti a Caltagirone, per lo svolgimento di attività socializzanti e ricreative nell’ambito delle iniziative (anche in esterna) del Centro per disabili istituito con l’azione del Piano di zona 2018-2019 del Distretto socio – sanitario 13, che si propone di potenziare i servizi per la loro inclusione e di contrastare il rischio di esclusione e marginalità sociale. Il servizio, a titolo gratuito, durerà otto mesi e si svolgerà con cadenza giornaliera (5 ore al giorno).

Pubblicato il 7 Giugno 2021

Il Comune di Caltagirone ha emesso un avviso pubblico (domande entro le 13 di lunedì 21 giugno 2021) per individuare 15 adulti disabili, d’età compresa fra i 19 e i 40 anni e residenti a Caltagirone, per lo svolgimento di attività socializzanti e ricreative nell’ambito delle iniziative (anche in esterna) del Centro per disabili istituito con l’azione del Piano di zona 2018-2019 del Distretto socio – sanitario 13, che si propone di potenziare i servizi per la loro inclusione e di contrastare il rischio di esclusione e marginalità sociale. Il servizio, a titolo gratuito, durerà otto mesi e si svolgerà con cadenza giornaliera (5 ore al giorno).

E’ rivolto a coloro che sono già fuori dal percorso scolastico e che, nel quotidiano, hanno scarse opportunità di relazioni al di fuori del contesto familiare e di quello socio-sanitario. Punta altresì a fornire alle famiglie dei disabili momenti di “sollievo” dalle attività di cura. Previsto pure un servizio di trasporto.

“Per la prima volta nella nostra città – sottolinea l’assessore al Welfare e vicesindaco, Sabrina Mancuso – viene realizzato un Centro che si occupa dei diversamente abili dai 19 ai 40 anni, vale a dire rientranti in una fascia anagrafica successiva a quella della frequenza scolastica. Si tratta, quindi, di un modo concreto per andare incontro agli stessi beneficiari e alle loro famiglie. Da evidenziare pure lo svolgimento di attività all’esterno della struttura, che si svolgeranno in collaborazione con istituzioni e associazioni culturali, ricreative e del tempo libero e che potranno favorire un’effettiva e piena integrazione dei diversamente abili”.