Il Consiglio comunale, nel corso della seduta di venerdì sera, ha approvato due provvedimenti riguardanti la Tari (Tassa sui rifiuti): la presa d’atto della delibera del Cda di Kalat Srr del 4/9/2023 relativa ai proventi corrisposti dai consorzi di filiera e la modifica del Pef (Piano economico finanziario) 2022-2025 (via libera all’unanimità); le tariffe Tari per il 2023 e la presa d’atto della delibera del Cda di Kalat Srr che approva il nuovo Pef per il 2023 (ok con 13 sì e un astenuto). Con quest’ultima deliberazione l’assise, alla luce della revisione straordinaria del Pef (che ha comportato una diminuzione di circa 149mila euro), ha dato il via libera a questa riduzione del tributo che sarà “spalmata” su tutti gli utenti.
L’assessore alla Transizione ecologica Lara Lodato ha relazionato sull’argomento, sottolineando “la positiva novità di una diminuzione del tributo col saldo Tari”. Consiglieri tutti d’accordo sulla riduzione. Quelli del centrodestra – 𝐒𝐞𝐫𝐠𝐢𝐨 𝐆𝐫𝐮𝐭𝐭𝐚𝐝𝐚𝐮𝐫𝐢𝐚, 𝐀𝐥𝐝𝐨 𝐆𝐫𝐢𝐦𝐚𝐥𝐝𝐢, 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐨 𝐂𝐚𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐚, 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐅𝐚𝐢𝐥𝐥𝐚 e 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐨 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐞𝐦𝐚𝐠𝐧𝐨 – hanno però affermato di esprimere il proprio voto favorevole “per senso di responsabilità verso la città e i cittadini”, pur stigmatizzando che “il ritardo con cui l’esame del Pef ci è stato sottoposto – hanno detto – è inaccettabile e ci ha impedito di apportarvi modifiche migliorative che tenessero in considerazione, per esempio, le esigenze di particolari categorie”. I consiglieri del centrosinistra 𝐕𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐳𝐨 𝐃𝐢 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 e 𝐏𝐢𝐚 𝐆𝐢𝐚𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢 hanno evidenziato che la tempistica in questione “non è imputabile in alcun modo all’Amministrazione, che anzi ha operato con grande solerzia”, e che con i provvedimenti approvati “si determina un’equa distribuzione del risparmio fra i cittadini”.
In apertura di seduta Sergio Gruttadauria, a nome dei consiglieri del centrodestra, ponendo l’accento “sulla gravità dello stato dei conti”, aveva depositato una richiesta di convocazione di un Consiglio straordinario e urgente “sulla mancata presentazione di un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato”; richiesta che il centrosinistra, con Pia Giardinelli e Vincenzo Di Stefano, ricordando “l’azione svolta dell’Amministrazione”, aveva dichiarato di condividere.
Critiche dallo stesso Gruttadauria, da Aldo Grimaldi e Marco Failla erano state rivolte all’indirizzo dell’esecutivo per le dimissioni dell’assessore Luca Giarmanà, rispetto alle quali i consiglieri di centrodestra hanno parlato di “fallimento politico dell’Amministrazione” – intravedendo, nella scelta di Giarmanà, divergenze in seno alla compagine -, e di “tardivi ringraziamenti della Giunta all’assessore dimessosi”. Il vicesindaco Paolo Crispino e i consiglieri Giardinelli, Di Stefano e Greta Bonanno avevano espresso apprezzamenti per l’ex assessore e rilevato “l’assenza di polemiche e l’assoluta compattezza delle forze politiche che sostengono la Giunta”.
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