Questa mattina alla Camera è scoppiato un piccolo caso quando Elisabetta Piccolotti, deputata di Sinistra Italiana nel gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, ha annunciato di essersi svegliata alle 6:00 del mattino per essere puntuale in aula alle 8:00 e svolgere il suo lavoro.
Le sue parole hanno suscitato molto scalpore soprattutto tra la maggioranza e il tutto è nato per un errore burocratico commesso dal sottosegretario Andrea Ostellari.
Ricostruiamo meglio cosa è successo per capire come è nato questo caso. Alla Camera è stato dato parere favorevole a una mozione, firmata dalla stessa Piccolotti, però nel testo c’erano delle discrepanze tra il testo passato al sottosegretario e quello depositato dai parlamentari. Si è trattato in sostanza di un errore di forma, di cui il sottosegretario si è scusato.
Scuse che non sarebbero state accettate dalla Piccolotti, che ha accusato la maggioranza di mancare di rispetto al Parlamento. Sostenendo la sua tesi la deputata ha aggiunto che per leggere le mozioni “si è svegliata alle 6 del mattino”, aggiungendo “alle 8 ero qui”.
@sardonesilvia Elisabetta Piccolotti, deputata di sinistra e moglie di Fratoianni, ci tiene a dire a tutti che si è svegliata alle 6 del mattino per andare alla Camera. Con tanti saluti ai tanti italiani che si svegliano ogni giorno anche prima per lavorare. #piccolotti #camera #lavoro #sinistra #6dimattina ♬ suono originale – Silvia Sardone
C’è stato un forte brusio nella Camera, al quale la Piccolotti ha replicato ribadendo “sì, mi sono svegliata presto”. A quel punto ha preso la parola il deputato leghista Stefano Candiani, che ha replicato: “Non è una cosa così eroica, sa. Siamo anche pagati per farlo”. La discussione è finita lì, ma è proseguita sui social dove infuriano le polemiche per le parole della Piccolotti, giudicate da molti offensive verso chi lavora e si sveglia ogni mattina alle 6.
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