Pubblicato il 19 Settembre 2022
C’è un dato particolarmente sconcertante per la Campania, risultata la regione dove si registra il maggior numero di parti di donne under 20, generalmente gravidanze indesiderate e non volute.
Si tratta spesso di under 17, adolescenti poco più che bambine, che in molti casi non hanno i mezzi economici né tanto meno la maturità per crescere un figlio.
Per fronteggiare questa situazione la Regione Campania farà da laboratorio per un progetto pilota finalizzato a educare e sensibilizzare i giovanissimi sulla prevenzione e sulla gravidanza.
Gravidanze indesiderate per mamme under 17: come è strutturato il progetto?
Promotore del progetto è Fondazione Scuola di alta formazione donne di governo, con il supporto di Organon, che mira a formare ed educare i giovanissimi sulla prevenzione delle gravidanza indesiderate e sulla pianificazione familiare.
Un’iniziativa nata anche su richiesta dei giovani e degli adolescenti, che lamentano di non essere sufficientemente informati sui metodi di contraccezione e sui rischi collegati ai rapporti non protetti, ma anche sulla pianificazione familiare.
Il progetto partirà nel 2023 e coinvolgerà diversi professionisti del settore come ginecologi, psicologi ed esperti che daranno il supporto supporto ad adolescenti, alunne delle scuole superiori, giovani universitarie e in generale tutte le donne in età fertile.
Cosa dicono gli esperti?
Annarosa Buttarelli, direttrice della Scuola di alta formazione donne di governo, ha commentato i dati relativi alle gravidanze in Campania: “Il fenomeno delle ragazze madri minorenni a Napoli è molto diffuso, soprattutto in alcuni quartieri dove la salute è poco tutelata.
L’obiettivo del progetto è spiegare alle ragazze i pericoli verso i quali vanno incontro senza un’adeguata prevenzione, creando una rete di consapevolezza sia per loro che per le famiglie”.
La Buttarelli spiega poi quali saranno gli step per raggiungere gli obiettivi prefissati: “L’altro obiettivo è mettere a disposizione soluzioni fattibili per le interruzioni di gravidanza necessarie, lavorando ad esempio in sinergia con i consultori in modo da rendere accessibili i migliori metodi contraccettivi disponibili”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Rosetta Papa, ginecologa e docente alla Federico II, che commenta: “Il vero obiettivo del progetto è investire sulla competenza delle donne e sulle loro capacità affinché siano in grado di scegliere se e quando volere un figlio. C’è necessità di informare ed educare su questi temi”.