Pubblicato il 10 Luglio 2021
I licenziamenti provocano altrettante situazioni di famiglie in difficoltà: la notizia arriva via posta elettronica. Secondo le “più recenti stime”, nel 2025 la produzione di veicoli leggeri in Italia “non supererà 1” milione, livello inferiore di circa il 6% rispetto “addirittura” rispetto al 2016, e le previsioni di fatturato dello stabilimento di Campi Bisenzio, dove si producono componenti per auto, per il 2025, si attestano a un livello di circa 71 milioni di euro, “inferiore di circa il 48%” rispetto ai livelli di fatturato del 2019, cioè prima della crisi pandemica. Così l’azienda Gkn spiega nella lettera di apertura delle procedure di licenziamento inviate a tutti i 422 lavoratori dell’azienda.
L’azienda parla di una “complessiva non sostenibilità dello stabilimento”, che si basa su diverse ragioni addotte dalla società: il crollo delle vendite di un mercato automobilistico che ha subito “profondi cambiamenti”, che hanno “raggiunto una dimensione strutturale” e che vedono una “feroce competitività”, situazione, si lamenta l’azienda nella lettera, “irrigidita anche dai vincoli dovuti alle politiche ambientali”. La società non manca di citare anche l’emergenza Covid, che ha “amplificato ulteriormente” la situazione.
Servono dunque, secondo Gkn, l’adozione di “decisioni e azioni correttive immediate e predittive dei nuovi trend, pur di restare nel mercato e non venire espulsi”.
In Italia, prosegue l’azienda, c’è stata una “drammatica accelerazione della stagnazione di un mercato già in sofferenza” e rispetto al 2020, dove le oscillazioni variavano di mese in mese anche di molti punti percentuali (16%)”, ora le “proiezioni hanno assunto un carattere più definitivo con un dato di invarianza, di mese in mese, prossimo all’1%”. (fonte: Askanews)