Pubblicato il 10 Giugno 2022
Il Reddito di Cittadinanza è una misura che continua ad alimentare polemiche: c’è chi lo difende a spada tratta, come gli esponenti del Movimento 5 stelle, e chi lo attacca frontalmente come Matteo Renzi, che ne auspica l’abolizione quanto prima.
Del Reddito di Cittadinanza ne ha parlato anche Susanna Camusso, responsabile delle Politiche di genere della CGIL, che ha rilasciato una lunga intervista a Fanpage.
Camusso a difesa del Reddito di cittadinanza: “Non è la causa della mancanza di lavoratori stagionali”
Contro il Reddito di Cittadinanza è stato puntato il dito soprattutto da chi fa fatica a reperire lavoratori stagionali, ma la Camusso, che in passato pure ha criticato la misura, risponde così: “Il Reddito di Cittadinanza non è la causa della mancanza di lavoratori stagionali. Purtroppo non ci rendiamo conto – prosegue – che è uno strumento nato come contrasto alla povertà. Sicuramente può essere fatto meglio di come è impostato adesso, ma non è questo il punto”.
La difesa della Camusso diventa poi un attacco, in particolare contro coloro che criticano aspramente il Reddito di Cittadinanza: “Attaccare il reddito di cittadinanza, da un lato, è incivile nei confronti delle persone che sono in difficoltà e dall’altro lato sbagliato, perché ridurre le disuguaglianze è il primo passo per avere uno sviluppo migliore del Paese.
Trovo insopportabile che i ragazzi, le ragazze, i giovani e tutti coloro che non hanno un lavoro e lo stanno cercando, piuttosto che averlo come diritto esercitabile in una condizione di diritti e tutele normali, debbano invece accontentarsi di un lavoro povero, che non permette di vivere dignitosamente”.
Secondo la Camusso quindi non è colpa dei giovani se non riescono a lasciare la casa dei loro genitori, poiché non hanno uno stipendio sufficiente per pagarsi nemmeno l’affitto.