Pubblicato il 28 Luglio 2020
Due spari, uditi distintamente da tutti gli abitanti di via Quarto La Macchia, a Sezze, quelli esplosi nella serata di ieri.
Erano circa le 21 e 30 quando molti abitanti della zona sono stati richiamati dagli scoppi. L’allarme si è diffuso in fretta ma poi, il fatto che nessun soccorso, ne forza dell’ordine, sia intervenuta, ha fatto pensare ad un fatto accidentale, visto anche il fatto che non è stagione di caccia.
Fino a questa mattina quando uno degli abitanti, uscendo di casa per andare a lavoro, ha trovato un cagnolino, ferito, che giaceva a bordo strada.
L’uomo ha raccolto la bestiolina, ha cercato di fermare l’emorragia e l’ha poi consegnata, come si usa in questi casi, nelle mani della polizia locale.
Gli uomini del comandante Rosella si sono adoperati nel trasportare l’animale a Latina, presso la clinica veterinaria Galileo Galilei.
Il cane è stato soccorso e sottoposto a radiografia. E qui si è scoperta la verità. Le ferite riportate alla zampa anteriore destra, ed a quella posteriore sinistra, sono inequivocabilmente inferte con un’arma da fuoco. Chiaramente visibili dal referto, i pallini di piombo ancora conficcati nelle carni del cane.
L’animale, intorno all’ora di pranzo, veniva giudicato in forte pericolo di vita dagli stessi sanitari della Galileo Galilei, non tanto per le ferite, quanto per lo chock.
Come da prassi, il fatto è stato segnalato alla questura di Latina che si preoccuperà di effettuare tutte le verifiche del caso.
Dopo qualche ora è stato anche rintracciato il proprietario dell’animale. Informato dell’accaduto, è come caduto dalle nuvole ed ha dichiarato ai sanitari di non avere idea di cosa possa essere successo. Inoltre ha assicurato che il suo animale non esce mai di casa.
Insomma, chi sia stato, e perché, resta un mistero.