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La denuncia della cantante: “Mia sorella, incinta di 5 mesi, umiliata dal personale di volo”. Ecco cos’è successo in aereo

Pubblicato il 18 Aprile 2023

Jessie James Decker, cantante country con un buon seguito di follower sui social, su Instagram ha raccontato la disavventura che è capitata a sua sorella, Sidney Rae Bass, mentre era in volo insieme alle due figlie di 2 e 5 anni. La donna, incinta al quinto mese, è stata costretta dal personale di volo a raccogliere i popcorn che la figlia più piccola ha inavvertitamente rovesciato a terra.

“Mia sorella umiliata e in lacrime mentre tutti guardavano”- la denuncia della cantante

“Mia sorella @sydneyraebass – scrive la Decker sul suo profilo – mi ha appena mandato un messaggio dal suo volo su @united. Come sapete, è incinta di cinque mesi, è ad alto rischio e viaggia anche da sola con le sue due bambine piccole”.

Racconta poi il fattaccio che ha scatenato le polemiche: “Blaire (la più piccola) ha accidentalmente rovesciato dei popcorn nel corridoio e un’assistente di volo si è avvicinata a Sydney con un sacco della spazzatura e una salvietta umida, dicendole che il capitano voleva che Sydney pulisse ogni briciola”.

La povera Sydney non ha potuto fare altro che assecondare le richieste della hostess e la Decker ha raccontato cos’è successo: “La mia povera sorella si è messa a quattro zampe, piangeva nel corridoio, completamente umiliata ed esausta, con i suoi figli mentre tutti gli altri guardavano”. Arriva poi la stoccata alla compagnia aerea: “Ben fatto, United Airlines!”.

Le reazioni dei social

La cantante ha poi aggiunto che l’assistente di volo avrebbe detto che i popcorn a terra potevano rappresentare un pericolo per i passeggeri di volo, ma in realtà sarebbero stati proprio gli assistenti di volo a dare i popcorn alla bambina.

Molti dei follower si sono schierati a favore della sorella della Decker, sottolineando la poca umanità ed empatia mostrata dalla compagnia di volo. Tuttavia c’è anche chi ha detto che i genitori sono responsabili del comportamento dei figli, aggiungendo polemicamente che le compagnie aeree non sono parchi giochi per bambini.