Caos treni, si allunga l’ombra del sabotaggio: trovata una catena da bici su una fune elettrica

Negli ultimi giorni ha regnato il caos lungo la linea ferroviaria italiana. Prima c’è stato il guasto alla stazione di Milano l’11 gennaio che ha provocato ritardi fino a 2 ore, poi nei giorni successivi si sono susseguiti una serie di guasti e malfunzionamenti che hanno provocato disagi ai viaggiatori. L’inconsueta e anomala catena di guasti e disservizi ha fatto gridare qualcuno al sabotaggio, ipotesi che si è fatta concreta in maniera preoccupante dopo che giovedì 16 gennaio alle 7:00 del mattino è stato ritrovato un cavo di sicurezza rivestito in gomma, utilizzato in genere per chiudere le biciclette, attorcigliato sulla fune elettrica della linea area di un binario alla stazione di Montagnana. Un episodio piuttosto grave che ha richiesto l’intervento della Digos della Questura di Padova.

Ipotesi sabotaggio?

Il cavo è stato rimosso dal personale tecnico, che è intervenuto tempestivamente senza danneggiare il cavo ed evitando altri ritardi, ma quanto successo non fa dormire sonni tranquilli a Salvini furioso per i tanti guasti che si sono susseguiti negli ultimi giorni. I responsabili di Rfi (Rete ferroviaria italiana) hanno presentato un esposto, poiché il cavo avrebbe potuto danneggiare seriamente il pantografo del treno con conseguenti danni sulla circolazione ferroviari e rischi gravi per i viaggiatori. La Digos della Questura di Padova ha provveduto a inviare una segnalazione alla Procura della Repubblica sull’ipotesi del reato di attentati sulla sicurezza dei trasporti.

L’allarme di FS

FS (Ferrovie dello Stato) ha riferito all’Adnkronos che sono emerse diverse anomalie legate a quest’ultimo episodio, confermando di aver trasmesso tutte le informazioni in loro possesso agli inquirenti che stanno portando avanti le indagini. Ora toccherà all’Autorità Giudiziaria valutare e prendere le contromisure necessarie. Rfi, che gestisce la rete ferroviaria del Gruppo FS, ha ribadito di effettuare controlli periodici su tutta la rete con cadenza trimestrale, ispezionando circa 17.000 km di infrastrutture ferroviarie. Proprio durante uno di questi controlli è stata identificata la catena da bici su una fune elettrica.

Il Mit (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) in una nota si è detto estremamente preoccupato per quanto successo, non escludendo l’ipotesi di un sabotaggio o peggio ancora di un attentato, un episodio che non può essere assolutamente sottovalutato. “Siamo di fronte a un ulteriore elemento dopo l’esposto di pochi giorni fa. L’auspicio è che sia fatta chiarezza in tempi rapidissimi” – ha concluso il Mit, che ha assicurato di seguire la vicenda con la massima attenzione.