Pubblicato il 8 Aprile 2024
Una notizia ferale per la marea di appassionati di, quasi, tutte le età. Perché i calciatori più popolari della storia dei cartoni animati hanno tifosi di almeno due generazioni, da quando Holly & Benji sono scesi in campo per la prima volta nei televisori italiani nel luglio del 1986 su Italia 1, divenendo un successo intramontabile, un mito. Ma è giunto il momento di attaccare le scarpette al chiodo…
A fine mese si concluderà ufficialmente la saga. Dopo 43 anni di vita Yoichi Takahashi, il creatore del manga Capitan Tsubasa (il nome col quale vanno in onda le stagioni più recenti) dal quale è stato tratto il primo anime televisivo ha annunciato il suo pensionamento da “artista di manga”, anche se ha voluto consolare i numerosissimi fan scrivendo loro su X che
“La storia di Captain Tsubasa non è ancora finita! Questo è sicuro. Spero che continuerete a dare sostegno a Captain Tsubasa, come avete sempre fatto in passato”.
The story of “Captain Tsubasa” is not over yet! This is for sure.
— 高橋陽一 Yoichi TAKAHASHI (@0728takahashi) April 5, 2024
I hope you will all continue to give support to “Captain Tsubasa,” as you have always done from the past.
Yoichi Takahashi
Una passione, quella per i fuoriclasse giapponesi creati da lui, che ha abbracciato tutti i continenti, superando confini, innovazioni, tanto da diventare anche fonte di ispirazione di divertentissime parodie di youtuber e meme virali sui social. Per non parlare dei gadget vendutissimi.
Bidding farewell to Captain Tsubasa as the manga series comes to an end – what a journey it’s been! 😍
— Paris Saint-Germain (@PSG_English) April 4, 2024
Thank you, Yōichi Takahashi 🙌 pic.twitter.com/MBaDEh5XXa
Non solo. La saga si ritiene che abbia contribuito pure all’orgoglio nazionale nipponico, spingendo la federazione calcistica a rendere la propria nazionale sempre più competitiva a livello mondiale.
E nella stagione 1994/1195 Kazuyoshi Miura diventerà il primo calciatore giapponese a giocare in Italia, dove indosserà la maglia del Genoa in Serie A.
Allora, quello che fu considerata una clamorosa novità, fu considerata frutto dell’ispirazione offerta proprio dal cartone amatissimo da bambini, adolescenti e anche adulti.