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Pozzolo

Lo sparo di Capodanno si tinge di giallo: una terza persona ha toccato la pistola di Pozzolo

Pubblicato il 17 Febbraio 2024

Si tinge di giallo il colpo esploso dalla pistola del deputato di FdI Emanuele Pozzolo, querelato dalla persona colpita e deferito da Giorgia Meloni, alla festa di Capodanno alla pro loco Rosazza a Biella. Sulla pistola ci sarebbero infatti altre tracce, come confermato dagli esami del Dna condotti dai Ris di Parma, che apparterebbero a Maverick Morello, figlio di Pablito Morello, il caposcorta del sottosegretario Delmastro.

Le tre tracce di Dna

Come riporta Today la prima traccia era di Pozzolo, il proprietario della pistola, portata a Rosazza quando ormai la festa stava volgendo al termine. Un’altra traccia porta invece a Pablito Morello, che ha ammesso di aver toccato la pistola per metterla in sicurezza dopo lo sparo.

C’è poi una terza traccia, quella di Maverick Morello, cognato del ferito Luca Campana, il quale ascoltato in Procura per la seconda volta ha chiarito che aveva preso l’arma direttamente dalle mani di Pozzolo ma solo per consegnarla al padre, che l’aveva poi riposta in una mensola.

Sia Pozzolo che i due Morello (padre e figlio) hanno quindi ammesso di aver toccato l’arma, ma ancora non si è capito chi ha sparato. Pozzolo ha ammesso di aver toccato la pistola, essendo il proprietario; Pablito Morello pure ha ammesso di averla toccata, ma solo per metterla in sicurezza dopo lo sparo; infine la terza impronta è di Maverick Morello, che ha detto di averla consegnata subito al padre.

Le indagini

La Procura non chiederà quindi ulteriori accertamenti tecnici e lavorerà sulla base degli elementi raccolti finora. Saranno utili le analisi balistiche, ordinate dalla Procura di Biella, per ricostruire i fatti e capire come e chi ha esploso il colpo di pistola. Pozzolo ha sempre negato di aver sparato e ha assicurato che avrebbe chiarito tutto davanti al pm, ma poi ha fatto ricorso all’immunità parlamentare e si è trincerato dietro il silenzio.