Nelle prime ore del 5 febbraio 2024, un’operazione congiunta della Guardia di Finanza di Pesaro e dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Pesaro Urbino ha portato all’arresto di tre individui, titolari di una rete nazionale di distributori stradali di carburante. La complessa indagine, denominata “Manda Foto,” ha rivelato reati gravi, tra cui caporalato, estorsione, truffa, e illeciti in materia di immigrazione e lavoro.
L’indagine è partita da una verifica fiscale su un distributore “pompa bianca,” senza marchio di grandi compagnie petrolifere, che ha rivelato irregolarità fiscali e sfruttamento di lavoratori. Un dipendente “in nero” e condizioni di lavoro degradanti sono stati individuati durante questa fase iniziale.
Le indagini successive, condotte con l’ausilio di telecamere nascoste e intercettazioni telefoniche, hanno rivelato uno stato di sfruttamento estremo dei dipendenti. Turni massacranti senza riposi, minacce, e condizioni igienico-sanitarie precarie erano all’ordine del giorno. I lavoratori erano costretti a vivere in sgabuzzini interni ai distributori.
I dipendenti erano obbligati a inviare quotidianamente foto e video per attestare la loro presenza sul posto di lavoro. L’inosservanza di tale richiesta comportava minacce di sospensione dello stipendio o licenziamento. Conversazioni intercettate mostrano anche indicazioni ai dipendenti per manipolare gli impianti di erogazione e immettere sul mercato carburante di scarsa qualità.
L’operazione ha portato al sequestro di quattro impianti stradali in territorio marchigiano, stimati oltre 2 milioni di euro, e all’arresto di due persone in carcere e una agli arresti domiciliari. Perquisizioni sono state effettuate in varie località, coinvolgendo i comuni di Pesaro, Terre Roveresche, Caserta, Marcianise, Milano, e Sperlonga.
Si sottolinea che la presunzione di innocenza si applica a coloro che sono sottoposti a indagine, e la loro colpevolezza sarà definitivamente accertata solo con una sentenza irrevocabile di condanna. L’operazione “Manda Foto” ha smantellato una rete criminale che operava nel settore dei carburanti, garantendo giustizia e ristabilendo l’ordine nel rispetto delle leggi.
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