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Caporalato: lavoratori in nero. Denuncia e multa salatissima per il proprietario di un’azienda agricola pontina

Pubblicato il 2 Ottobre 2024

I Carabinieri della Stazione di Pontinia, insieme al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, hanno condotto un’operazione straordinaria per contrastare il fenomeno del caporalato all’interno di un’azienda agricola locale. Durante il controllo, sono emerse diverse irregolarità gravi che hanno portato a un’azione legale e a severe sanzioni amministrative.

Denunciato il Titolare dell’Azienda per Mancanza di Sicurezza

Nel corso dell’ispezione, i militari hanno deferito in stato di libertà un uomo di 55 anni, residente a Priverno (LT), responsabile di non aver garantito le condizioni minime di sicurezza per i suoi dipendenti. In particolare, l’uomo non aveva provveduto a effettuare le visite mediche obbligatorie per determinare l’idoneità al lavoro dei lavoratori e non aveva fornito un’adeguata formazione sulla salute e sicurezza. Queste mancanze rappresentano una grave violazione delle normative sul lavoro, compromettendo la sicurezza dei lavoratori impiegati.

Due Lavoratori in Nero su Tre: Attività Sospesa

L’indagine ha inoltre rivelato che due dei tre lavoratori presenti al momento del controllo erano impiegati in nero, ovvero senza contratto regolare. Nonostante fossero tutti in regola con la loro posizione sul territorio nazionale, l’assenza di documentazione e contratto di lavoro ha determinato un’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale da parte delle autorità.

Ammende e Sanzioni per Migliaia di Euro

Oltre alla sospensione dell’attività, sono state imposte diverse ammende e sanzioni amministrative per un totale di oltre 13.500 euro.