Pubblicato il 30 Novembre 2022
E’ uno dei piatti proposti da un locale di Molevana, frazione di Travesio, in provincia di Pordenone, dove il plantigrado viene servito con la polenta, su prenotazione, al costo di 18 euro.
“Il gusto è a metà tra il capriolo e il cervo, ma più dolce. I clienti vengono da tutto il Triveneto per assaggiarlo”, ha raccontato la proprietaria del ristorante.
La caccia all’orso in Italia è proibita, perché si tratta di un animale protetto.
In Slovenia, Croazia, Bulgaria e Russia, invece, no: la carne servita nel locale di Pordenone viene dalla Slovenia, dove la caccia è regolamentata e la carne viene venduta in macellerie autorizzate.
“La convivenza è possibile ma va protetta e si deve trovare un equilibrio tra popolazione e specie protette, così come è stato dimostrato in Abruzzo – ha continuato Brambilla – Importare la carne di orsi uccisi in Slovenia è un reato morale contro la natura che io condanno decisamente. Gli italiani amano gli animali e non credo alla loro voglia di mangiare gli orsi”.
Per importare la carne d’orso in Italia, è necessario provare che la materia prima provenga da una nazione dove la caccia è legale.