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Casal Palocco, c’è una supertestimone: era appena salita in auto con i TheBorderline

Pubblicato il 20 Giugno 2023

La ragazza sarebbe salita sulla Lamborghini poco prima dell’incidente

C’è una supertestimone dell’incidente di Casal Palocco nel quale è morto il piccolo Manuel, di 5 anni. La ragazza è una ventenne e come riporta il Messaggero si chiama Gaia N. ed era a bordo della Lamborghini che il 14 giugno scorso si è scontrata con la Smart, lungo via di Macchia Saponara.

La giovane, secondo il racconto del quotidiano, si sarebbe trovata nell’abitacolo, sul sedile passeggero accanto al conducente Matteo Di Pietro, quando è avvenuto l’incidente; la ragazza si sarebbe aggiunta, in qualità di amica, appena un chilometro prima dello schianto e sarebbe salita in macchina su richiesta dello stesso Matteo Di Pietro.

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Testimonianza chiave

I carabinieri, secondo il Corriere della Sera, confiderebbero molto sulla sua memoria fotografica per stabilire se vi siano responsabilità dei giovani protagonisti della sfida che avrebbe portato visualizzazioni al profilo del gruppo e ai suoi sponsor.

La sua testimonianza potrebbe essere utile per chiarire la dinamica dell’incidente, la velocità. Potrebbe, la ragazza, raccontare se ci sono state, per esempio, interferenze tra chi guidava e chi – eventualmente – stava riprendendo.

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I racconti e le testimonianze a verbale

Tra le audizioni delle persone informate sui fatti (oltre venti testimonianze trascritte a verbale dagli investigatori) ci sarebbe anche quella di madre e figlia che erano a bordo di un’auto sorpassata dalla Lamborghini prima che finisse contro la Smart. Alcune notizie riportate sostengono che la supercar stava viaggiando da ore per la città per la “sfida” di rimanere alla guida il più a lungo possibile: forse 50 ore consecutive ma, potrebbero essere stati realizzati video differenti poi montati.

I carabinieri hanno sequestrato le registrazioni delle videocamere

L’analisi dei supporti informatici sequestrati ai quattro giovani servirà a fare chiarezza. I carabinieri hanno acquisito le videocamere, gli hard disk e altri strumenti informatici utilizzati dagli youtuber e stanno analizzando le chat tra i quattro amici insieme ai video pubblicati con altre sfide del passato. Molti video sono stati cancellati dalla piattaforma, in segno di lutto per il bambino morto.