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Si reca in caserma per l’obbligo di firma e ruba l’iPhone di un carabiniere: “Non me ne sono accorto…”

Pubblicato il 1 Agosto 2023

La caserma dei carabinieri è l’ultimo posto dove una persona penserebbe di mettere a segno un furto, ma evidentemente non la pensava così un pregiudicato di origini bulgare, accusato di aver rubato un iPhone alla stazione dei carabinieri ad un militare in servizio.

L’arresto e l’obbligo di firma

L’uomo bulgaro di 32 anni fu fermato tempo fa per una storia di droga e così fu sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per la firma.

Il 29 luglio l’uomo, come da consueto, si è presentato alla stazione di San Basilio a Roma per apporre la firma. Proprio in quel frangente però si sarebbe verificato il fattaccio e, come denunciato da un maresciallo dei carabinieri, l’uomo si sarebbe intascato il suo iPhone.

Il furto dell’iPhone della caserma dei carabinieri

Secondo la ricostruzione dei fatti il maresciallo dei carabinieri ha dato il foglio per apporre la firma al 32enne, che si è appoggiato sul tavolo della sala d’attesa per completare l’operazione.

Il pregiudicato se n’è andato ma, dopo pochi secondi, il carabinieri si è accorto di non avere più il suo iPhone 14 Plus, un telefonino dal valore di circa 1.000 euro, convinto che sia stato proprio l’uomo ad averlo portato via.

Così è partita una breve indagine interna e i militari, visionando le telecamere di videosorveglianza, hanno scoperto effettivamente che è stato proprio il 32enne ad aver preso di soppiatto l’iPhone mentre andava via.

I carabinieri hanno subito bloccato la possibilità di effettuare chiamate in uscita, rendendo possibili solo le telefonate in entrata. In seguito, grazie ad un’applicazione nascosta, i militari hanno geolocalizzato il cellulare che si stava spostando verso Torre Angela.

Una telefonata ha poi confermato agli uomini dell’arma che il telefonino era nelle mani del bulgaro, che però ha provato a giustificarsi: “Quando mi sono poggiato sul tavolo per firmare ho svuotato le tasche, ho poggiato le cose sul tavolo e, quando sono andato via, ho rimesso tutto in tasca senza accorgermi di aver preso un telefono non mio”.

Una versione al quale il maresciallo non ha creduto e così, dopo aver recuperato il suo cellulare, nei confronti del bulgaro è scattata la denuncia che ora sarà valutata dal pm.