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Caserta: costruiscono una fionda gigante per lanciare cellulari in carcere. Due denunciati

Erano molto probabilmente destinati ai detenuti del carcere di Carinola

Pubblicato il 7 Luglio 2024

Erano molto probabilmente destinati ai detenuti del carcere di Carinola, in provincia di Caserta, i 6 cellulari e caricabatteria sequestrati dai carabinieri della Stazione locale ad un 38enne di Pontecagnano (Salerno) e ad un 25enne di Torre Annunziata (Napoli).

Il marchingegno sequestrato: una fionda gigante

Per far arrivare i cellulari in carcere si usano i mezzi più strani e impensabili (sottofondi nelle scarpe, nelle padelle) ma questo, davvero li supera tutti, infatti, è stata sequestrata una fionda gigante che serviva al lancio a lunga gittata dei cellulari. Quando sono stati controllati dai carabinieri i due erano a bordo di una Opel Corsa, ferma ai margini della strada, in via Annunziata a Carinola, a circa 200 metri dal carcere, presenza ingiustificata in una zona isolata molto vicina al carcere I militari che ha subito insospettito – proprio per la posizione dell’auto così vicina al penitenziario – i militari che, immediatamente hanno controllato gli occupanti.

Inoltre, il forte odore di cannabis, proveniente dall’abitacolo dell’auto, ha spinto i carabinieri ad eseguire una perquisizione personale e veicolare. Da qui la sorpresa; oltre a pochi grammi di hashish, i militari hanno trovato anche 6 cellulari con relativi caricabatteria e una fionda gigante costruita con le aste in metallo, perfettamente adatta al lancio di oggetti a lunga gittata.

Il ‘confezionamento’ dei telefoni

I telefoni cellulari come anche la fionda, sono stati trovati sul sedile posteriore dell’auto. Gli smartphone, in particolare, erano confezionati e racchiusi all’interno di forme realizzate ad hoc in schiuma poliuretanica espansa e quindi protetti in maniera da non subire danni da urti o cadute. I due, uno dei quali (il 25enne) con anche a carico le Misure della Sorveglianza Speciale e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, sono stati denunciati per ricettazione. Il 38enne, invece, anche per false dichiarazioni sulla identità o sulle qualità personali proprie avendo fornito false generalità al momento del controllo.