Pubblicato il 26 Gennaio 2025
I magistrati: “Liberato per scelta politica, nel silenzio del Guardasigilli e, seppur indagato per atroci crimini, riaccompagnato con volo di Stato in Libia”
Non si placano le polemiche sulla liberazione del generale libico Najeem Osema Almasri; su di lui pendeva un mandato d’arresto internazionale della Cpi (Corte Penale Internazionale).
In una nota durissima, l’Associazione Nazionale Magistrati accusa il ministro della Giustizia Carlo Nordio (nella foto) e il suo ministero.
Le parole della premier Meloni
“Il generale libico Almasri è stato ‘liberato, non per scelta del Governo, ma su disposizione della magistratura’. Queste le parole pronunciate ieri, da Gedda (Arabia Saudita), dalla presidente del Consiglio Meloni, la quale aggiunge che il Governo avrebbe deciso di espellerlo perché soggetto pericoloso.
La nota della Giunta esecutiva centrale dell’Anm
“In realtà, Almasri è stato liberato lo scorso 21 gennaio per inerzia del ministro della Giustizia che avrebbe potuto – perché notiziato dalla polizia giudiziaria il 19 gennaio e dalla Corte d’appello di Roma il 20 gennaio – e dovuto, per rispetto degli obblighi internazionali, chiederne la custodia cautelare in vista della consegna alla Corte penale internazionale che aveva spiccato, nei suoi confronti, mandato di cattura per crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi nella prigione di Mitiga (Libia)”.
“Almasri, per scelta politica e nel silenzio del Guardasigilli è stato infine liberato, e, seppur indagato per atroci crimini, riaccompagnato con volo di Stato in Libia. Tanto va detto per amor di verità”, conclude la nota. Fonte: Adnkronos