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Caso Almasri, Bruno Vespa difende il Governo: “Tutti i paesi del mondo fanno cose sporchissime”. Ma l’Usigrai tuona: “Non è informazione, è propaganda di regime!”

Pubblicato il 31 Gennaio 2025

Non si è spenta l’eco del caso Almastri, capo della prigione di Mittiga prima arrestato e poi rilasciato in Italia, per il quale è indagata per favoreggiamento e peculato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme ai ministri Piantedosi e Nordio e al sottosegretario Mantovano. Ad intervenire a gamba tesa sulla vicenda ci ha pensato Bruno Vespa, che si è schierato apertamente a favore del Governo sulla questione nella trasmissione su Rai 1 “5 minuti”.

Lo sfogo di Bruno Vespa

Il caso è esploso dopo la liberazione del carceriere libico Almasri, accusato di aver torturato migliaia di detenuti, rimpatriato con un volo di Stato benché su di lui pendessero accuse molto gravi per crimini di guerra.

Nella trasmissione “5 minuti” si stavano confrontando sulla vicenda con toni molto aspri il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli e il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto di Forza Italia. Il leader dei Verdi ha mostrato delle foto dei migranti torturati nei centri libici, mentre l’esponente di Forza Italia ha difeso a spada tratta la decisione dei ministri indagati di non riferire in Parlamento.

Bruno Vespa, non nuovo a sfoghi accesi in diretta tv, ha preso la parola prima di chiudere il programma affermando che “in ogni Stato si fanno delle cose sporchissime, anche trattando con i torturatori per la sicurezza nazionale, questo avviene in tutti gli Stati del mondo”.

La replica durissima dell’Usigrai

Lo sfogo di Bruno Vespa ha fatto infuriare l’Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai, che ha preso le distanze dalle parole del giornalista bollate “non come informazione, ma propaganda che sa di regime”. Nella nota l’Usigrai ha poi fatto sapere che da programmi come quelli di una tv nazionale, qual è appunto la Rai, deve arrivare un’informazione completa e chiara, senza prese di posizione, aggiungendo che le parole di Vespa alimentano solo “speculazioni che non fanno bene all’informazione di servizio pubblico e alla Rai”.

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