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Caso Chiara Gualzetti, l’omicida: “ricordo che non moriva”

Pubblicato il 1 Luglio 2021

Uccisa mentre sbocciava Chiara Gualzetti. Una vita che non voleva spegnersi: lo dice l’assassino, il suo coetaneo. Riporta il Corriere della Sera: «Ricordo che non moriva e mi sono stupito di quanto fosse resistente il corpo umano». Quando era già caduta a terra dopo le coltellate, la ha presa a calci. Perentorio e agghiacciante, si reitera nella mente: «ricordo che non moriva».