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Trump

Il rocambolesco caso di Donald Trump: a processo a Bologna il 1° aprile, ma non è il presidente USA

Pubblicato il 20 Novembre 2024

Il neoeletto presidente USA Donald Trump ne ha avuti di problemi con la giustizia, infatti lo scorso maggio fu giudicato colpevole per tutti i 34 capi d’imputazione sul caso della pornostar Stormy Daniels. Altri guai in vista per Donald Trump, nei cui confronti si è aperto un processo ieri 19 novembre in Italia a Bologna.

Questa volta però il tycoon non c’entra niente e quel Donald Trump sottoposto a processo in Italia in realtà è un ragazzo greco di 33 anni. Cos’ha combinato? Durante il periodo del Covid se n’è andato a zonzo per l’Italia senza documenti e, fermato più di 30 volte, ha sempre dichiarato false generalità sostenendo di chiamarsi Donald Trump. Così è scattato il processo dei suoi confronti con l’accusa di falsa attestazione ma, poiché il vero nome del ragazzo non è mai stato scoperto, è stato utilizzato lo pseudonimo Donald Trump per riferirsi a lui.

Il bizzarro caso del processo a Donald Trump

L’avvocato del 33enne, intervistato da Il Resto del Carlino, ha spiegato che in tutti gli atti a lui iscritti nel processo gli agenti hanno utilizzato l’alias Donald Trump, dal momento che nessuno è tuttora a conoscenza del vero nome del ragazzo. E così, per tutta la durata del processo, gli avvocati e i giudici si riferiranno a lui proprio con l’appellativo di Donald Trump.

Sono state fatte delle indagini sul 33enne, ma l’unica cosa che gli investigatori sono riusciti a scoprire è il luogo e l’anno di nascita del ragazzo, cioè la Grecia e il 1991. Le bizzarrie di questo caso però non sono affatto finite qui: la data della prossima udienza è stata fissata il 1° aprile, giorno del cosiddetto “pesce d’aprile”. Inoltre il 33enne sembra essere un fantasma: non si è presentato in tribunale e l’avvocato ha rivelato di non averlo mai visto. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per un grosso e clamoroso scherzo, ma tutto è incredibilmente vero in questo festival degli equivoci e delle beffe.