Continua a tenere banco il caso Khelif, che ha chiesto di porre fine alle polemiche bollandole come atti di bullismo. Nonostante le sue richieste la polemica infuria e rischia di diventare un caso politico. Anche in Italia se ne parla tanto e recentemente il generale Vannacci si è reso protagonista di un atteggiamento decisamente sopra le righe che sta facendo molto discutere.
Vannacci, ospite del programma “Zona Bianca” su Rete 4 condotto da Giuseppe Brindisi, stava parlando proprio del caso Khelif, mettendone in dubbio la sua femminilità. Il generale si è detto pronto a sottoporsi a qualsiasi test genetico, visibile o tattile per dimostrare il suo genere e il suo sesso. In studio c’era anche l’avvocato Roberta Parigiani, che ha risposto alle provocazioni di Vannacci invitandolo allora a spogliarsi, come lui aveva “promesso” di fare.
“Non lo faccio solo per rispetto nei vostri confronti” – ha detto il generale, pronto a dimostrare la sua mascolinità anche davanti alle telecamere. Non è la prima volta che Vannacci si lascia andare a dichiarazioni discutibili, come quando argomentò la contorta tesi secondo la quale le persone dai capelli rossi non sarebbero normali.
La situazione stava scivolando su un terreno pericoloso, quindi è intervenuto il conduttore Brindisi che ha provato a frenare Vannacci, spiegando che magari la Khelif non sarebbe così contenta di “farsi rovistare sotto la gonna”. Vannacci però non si è fermato e ha detto che il CIO, che ha dato il via libera all’atleta intersex algerina di combattere tra le donne, è politicizzato.
La questione però non si è conclusa lì e Vannacci, anche dopo la trasmissione, rivolgendosi alla Parigiani ha scritto sui social questa frase provocatoria: “Si presenti la signora che in tv richiedeva a gran voce che mi slacciassi i pantaloni: sarà per me un piacere… Aspetto…”.
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