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Cassino

Postina non consegnava nulla dal 2014, trovati 40 kg di posta in casa sua. “Avevo mal di schiena”

Pubblicato il 13 Novembre 2024

Una montagna di buste non consegnate. Più di 45 chili di corrispondenza accumulata nella propria abitazione. E’ quel che ha scoperto la polizia di Cassino, nel territorio di Frosinone.

Il caso della postina è stato segnalato alla Procura. L’ipotesi di reato è sottrazione di corrispondenza e, qualora fossero trovati plichi aperti, si contesterebbe anche quello di violazione della corrispondenza.

La posta più vecchia è una bolletta dell’energia elettrica spedita nel 2014, tra le buste verdi contenenti Atti Giudiziari, invece, ce n’è una risalente al 2016.

Le indagini sono state portate avanti dagli uomini del sostituto commissario Roberto Donatelli dopo avere ricevuto le segnalazioni dei cittadini. Protestavano perché ricevevano ingiunzioni per bollette mai recapitate. 

Perquisendo la casa, i poliziotti hanno trovato una stanza quasi completamente occupata da migliaia di lettere, raccomandate e atti mai consegnati: la corrispondenza di dieci anni. Esaminando la camera, gli investigatori hanno ricostruito che a fine giornata di lavoro la portalettere rincasava, metteva la posta del giorno in una busta della spesa e la buttava lì dentro. Se qualcuno si lamentava, andava a recuperare bollette e plichi degli ultimi giorni, ma se nessuno protestava tutto rimaneva lì. Altro materiale è stato trovato nel portabagagli della sua auto.

Poste Italiane, messa al corrente della cosa, ha formalizzato la denuncia.

Gli agenti del Commissariato diretto dal vice questore Flavio Genovesi hanno segnalato il caso alla Procura della Repubblica per il reato di “sottrazione di corrispondenza”. Stanno verificando se ci siano anche plichi aperti: in quel caso scatterebbe anche il reato di “violazione della corrispondenza”. Al momento non risultano aperture, nemmeno delle buste che potevano contenere assegni e tessere bancomat. La cosa lascia pensare che l’intenzione della donna non fosse quella di rubare. Ma è anche impossibile ipotizzare che per dieci anni abbia avuto quel fastidioso mal di schiena che le impediva di fare il giro di recapito che le veniva assegnato.