Pubblicato il 16 Aprile 2025
L’intervento è scattato intorno alle ore 07:40, quando la gazzella, percorrendo la SP7/2, ha scorto due calessi trainati da cavalli che percorrevano la strada a velocità sostenuta, ciascuno con a bordo un fantino e accompagnati da numerosi veicoli e motocicli, presumibilmente impiegati per scorta e supporto.
Alla vista della pattuglia, tutti hanno tentato la fuga ma, grazie alla prontezza dell’azione dell’equipaggio, intervenuto con cautela per evitare di spaventare i cavalli che avrebbero potuto imbizzarrirsi, alcuni soggetti sono stati immediatamente bloccati, mentre altri sono stati individuati nelle ore successive grazie a una rapida e minuziosa attività di indagine.
In particolare, le indagini hanno consentito di identificare e denunciare all’Autorità Giudiziaria, un 42enne, un 26enne e un 19enne, tutti residenti a Castiglione di Sicilia, i primi due fantini nonché organizzatori e promotori della gara, mentre il terzo, a bordo di uno scooter, avrebbe avuto il compito di incitare i cavalli, prendendo parte attivamente alla competizione.
Il loro coinvolgimento nella gara è stato confermato anche da un video amatoriale, acquisito dai Carabinieri, che ha confermato la dinamica dei fatti, consentendo la ricostruzione dettagliata dei ruoli. E proprio grazie all’attenta disamina del video, i gli investigatori sono riusciti a individuare il terzo fantino, che al momento del controllo era riuscito ad allontanarsi.
Le operazioni, infatti, sono proseguite fino al primo pomeriggio, quando i militari dell’Arma hanno rintracciato il 26enne presso un ricovero in via San Vincenzo, dove si era nascosto assieme al cavallo da lui impiegato.
I tre uomini sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Catania per maltrattamento di animali, reato che punisce l’organizzazione e la partecipazione a corse clandestine con animali, configurando una forma grave di sfruttamento e violenza sugli stessi.
Ovviamente i cavalli e i calessi utilizzati sono stati sottoposti a sequestro penale e gli animali sono stati sottoposti a visita veterinaria a cura dei medici veterinari dell’A.S.L. di Catania, che hanno redatto apposita documentazione clinica. I mezzi di traino, invece, sono stati affidati a una ditta autorizzata.
L’azione dei Carabinieri si inserisce in un più ampio dispositivo di prevenzione e repressione dei reati in ambito rurale, volto a contrastare con fermezza pratiche illecite che mettono in pericolo non solo il benessere animale ma anche la sicurezza pubblica.