Pubblicato il 25 Ottobre 2024
Obbligò il fidanzato 17enne ad assistere allo stupro. Lo sconvolgente caso è avvenuto lo scorso 30 gennaio a Catania, nei bagni pubblici del polmone verde del capoluogo etneo, la Villa Bellini.
E’ stato condannato a 12 anni e 8 mesi di carcere uno dei maggiorenni del branco di 7 egiziani accusati di violenza sessuale di gruppo.
Vittima una ragazzina appena 13enne.
Il gup Giuseppina Montuori lo ha pure condannato al pagamento di 50 mila euro come provvisionale ai genitori della minorenne, parti civili, e 20 mila euro alle altre parti civili, tra cui il ragazzo della vittima, e al pagamento delle spese processuali.
Ma non basta.
Il condannato non potrà più accedere ai pubblici uffici (in perpetuo); per la durata della pena è decaduto dalla responsabilità genitoriale; al termine della pena dovrà restare distante dai luoghi frequentati da minorenni.
Adesso si attendono le sentenze per gli altri quattro maggiorenni accusati della brutale violenza.
Sono tutti giudicati col rito ordinario e i processi sono a porte chiuse.
Altri due egiziani, ancora non diciottenni, saranno giudicati dal tribunale per i minorenni: uno ha avuto accesso al rito abbreviato.
Gli imputati sono stati inchiodati dalle dichiarazioni della 13enne e del suo fidanzato, che hanno denunciato la violenza e poi riconosciuto gli aggressori.
Le loro testimonianze sono state acquisite durante un incidente probatorio che è stato acquisito agli atti dei due procedimenti.