Una storia raccapricciante e orribile di violenza sessuale viene da Catania, dove un uomo di 40 anni (S.R. del 1984) è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una 14enne, figlia della compagna, e di ulteriori maltrattamenti perpetrati non solo nei confronti della ragazzina, ma anche del resto della famiglia.
La responsabile di un istituto religioso, che ospita soggetti fragili, ha fatto partire la segnalazione di abusi sessuali sulla minorenne dopo alcuni riscontri. Innanzitutto è stata ascoltata l’operatrice dell’istituto, che a sua volta aveva sentito della vicenda da parte di un’altra ospite, sentita anche lei. Le testimonianze raccolte sarebbero state confermate dopo audizioni protette della vittima e dopo aver ascoltato altre persone coinvolte.
Dalle indagini è emerso che l’uomo usava il metodo del “bastone e della carota” per convincere la 14enne ad assecondare le sue richieste di natura sessuale. In alcuni casi le faceva dei regali, che poi le venivano tolti se lei si rifiutava di sottostare agli abusi. In altri casi invece passava direttamente alle maniere forti, minacciando o picchiando la ragazzina quando si rifiutava di sottostare agli abusi.
Come se non bastasse sembra che il 40enne avesse comportamenti violenti e prevaricatori nei confronti di tutti gli altri familiari. Gli altri due figli minori erano costretti a vivere in un clima di terrore puro, sottostando ai soprusi e alle continue umiliazioni che l’uomo infliggeva a loro e alla mamma, che sarebbe stata costretta a dormire a terra e ad assistere senza poter reagire agli abusi sessuali subiti dalla figlia minorenne.
Le investigazioni sono partite dalla segnalazione dalla responsabile di un istituto religioso per l’accoglienza di soggetti vulnerabili.
Rintracciato S.R., nel comune di Biancavilla (CT), la Squadra Mobile ha dato esecuzione anche al decreto di perquisizione informatica, sottoponendo a sequestro il telefono cellulare nella disponibilità del soggetto.
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