Pubblicato il 3 Dicembre 2024
La Polizia di Stato ha individuato e arrestato un catanese di 35 anni che, da oltre quattro mesi, era ricercato per essere evaso dagli arresti domiciliari e per aver violato sistematicamente le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria.
L’uomo è stato fermato, insieme ad un’altra persona, nel corso di un controllo eseguito dagli agenti della squadra Volanti della Questura di Catania nella zona di San Giovanni Galermo, dopo aver notato un atteggiamento particolarmente sospetto tenuto dai due che stazionavano in strada. Alla richiesta dei documenti, uno dei poliziotti ha riconosciuto il 35enne ricercato che, alla vista degli agenti, ha cercato di allontanarsi, ma quando ha capito di non poter fuggire, ha prima raccontato di aver dimenticato il documento a casa e, poi, ha fornito generalità che immediatamente dal controllo in banca dati non hanno restituito alcun risultato. A quel punto, vistosi scoperto, il 35enne con uno scatto fulmineo ha tentato di fuggire a piedi, ma è stato subito rincorso dai poliziotti che, dopo una manciata di metri, l’hanno bloccato. L’uomo ha provato in tutti i modi a divincolarsi, sferrando calci e pugni, urlando in modo da attirare l’attenzione di un gruppetto di persone del quartiere che si sono subite avvicinate per tentare di dargli manforte.
Tuttavia, in pochissimi minuti sul posto sono giunti in aiuto i rinforzi mandati dalla Sala Operativa della Questura, alcuni degli equipaggi delle volanti e delle motovolanti, più vicini al luogo del controllo, grazie all’immediata individuazione con un sofisticato sistema GPS, per fornire tutto il supporto necessario.
All’arrivo delle altre pattuglie, il gruppo di residenti della zona si è subito dileguato e il 35enne è stato arrestato per evasione, resistenza a Pubblico Ufficiale e false generalità.
Condotto negli uffici della Polizia Scientifica, l’uomo è stato immediatamente identificato grazie al confronto delle impronte digitali.
Inoltre, dagli accertamenti effettuati è emerso come l’uomo fosse destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Infatti, da alcuni mesi, dopo essere stato arrestato per traffico di droga, si era reso irreperibile, non rispettando quando disposto dall’Autorità Giudiziaria e, pertanto, la Procura aveva chiesto ed ottenuto l’aggravamento della misura con il trasferimento in carcere. Fino all’individuazione dei poliziotti della squadra Volanti, l’uomo non era mai stato trovato, neanche in casa e, pertanto, non era stato possibile fino a quel momento eseguire l’ordine di carcerazione.