Gli impianti fognari mal funzionanti e lo stop a uno dei due ascensori nella “Torre Leone” di Librino che ospita ben 96 famiglie, sono ancora al centro dell’attenzione del Sunia di Catania, il sindacato degli inquilini che fa i conti con l’ incertezza nella gestione del palazzo e con l’impossibilità di avviare la tanto desiderata autogestione.
“Sollecitiamo da tempo gli interventi e abbiamo diffidato l’amministrazione comunale a proseguire nell’atteggiamento di ignorare i problemi più gravi – spiega la segretaria del Sunia, Agata Palazzolo –. Tra questi, la mancanza di interventi di sanificazione in tutti gli spazi condominiali e l’attuazione di misure idonee a evitare la propagazione del virus tra gli assegnatari. Abbiamo anche inviato una nota all’Asp in cui si chiede con urgenza di provvedere alla messa in sicurezza sanitaria. È importante che non si spengano i riflettori su un luogo in cui abitano tante famiglie in stato di bisogno e in cui, noi lo sosteniamo con forza, si è ancora in tempo a sottrarre persone e cose al degrado e all’incuria”.
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