Pubblicato il 4 Giugno 2024
Durante le attività di controllo economico del territorio nel quartiere di San Giovanni Galermo, i militari del Comando Provinciale di Catania osservavano un individuo scendere rapidamente da un’auto e salire velocemente su una Mercedes parcheggiata.
Sospettando l’insolito e rapido movimento, i finanzieri decidevano di fermare il soggetto ordinandogli di arrestarsi. L’uomo, invece di obbedire, accelerava e, durante la sua fuga per le strade della città, collideva con vari veicoli parcheggiati lungo la carreggiata. La sua corsa terminava nei pressi del quartiere Nesima Superiore, dove perdeva il controllo dell’auto e si schiantava contro un muro di cemento.
L’inseguimento dell’uomo continuava a piedi per le vie circostanti, fino a quando un finanziere riusciva a raggiungerlo e fermarlo dopo una breve colluttazione.
Da successiva perquisizione effettuata all’interno del veicolo, i militari della Compagnia Pronto Impiego rinvenivano abilmente occultata, una pistola a tamburo “Smith & Wesson” calibro 357 Magnum munita di n. 04 cartucce dello stesso calibro e pronta per l’utilizzo.
Il soggetto, un trentacinquenne di Catania con diversi precedenti penali per rapina, furto, favoreggiamento e spaccio di droga, veniva condotto al carcere di Piazza Lanza su ordine del magistrato di turno, accusato di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.
Le indagini successive effettuate dai militari della Compagnia Pronto Impiego di Catania hanno permesso di confermare la provenienza furtiva dell’arma grazie a verifiche tecniche, peritali e balistiche, oltre a stabilire la sua perfetta funzionalità. In particolare, è stato accertato che la pistola faceva parte del bottino di un furto di tredici armi avvenuto tre anni prima in una villa situata nei paesi etnei.
I militari grazie a delle chat di messaggistica, dei profili social e delle cronologie di ricerche, sarebbero riusciti a individuare e denunciare a piede libero un altro pregiudicato catanese, corresponsabile per il reato di ricettazione.