I militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno recuperato quasi mezzo chilogrammo di cocaina in pietra all’interno di un appartamento nel quartiere Librino. La proprietaria dell’abitazione, una donna di 54 anni, è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, affinché venga valutata la sua posizione in qualità di proprietaria dell’immobile e naturalmente, per accertare come e perché quella droga si trovasse all’interno di quella casa.
Le indagini sono scattate grazie a un’attività info-investigativa condotta dai Carabinieri, che ha permesso loro di scoprire che all’interno di un’abitazione poteva essere nascosta una grossa quantità di droga. Immediatamente, è stato predisposto un servizio di osservazione dell’appartamento e sono stati avviati accertamenti nelle banche dati delle forze dell’ordine per individuarne la proprietà.
Per diversi giorni, i militari, certi della presenza di un’ingente quantità di stupefacente all’interno dell’immobile, hanno organizzato, con più squadre, una serie di servizi di osservazione in modalità discreta, con turni h24 per non perdere mai di vista l’obiettivo. Lo scopo del servizio non era solo quello di sequestrare e levare dalla vendita la droga, ma anche di intercettare la proprietaria dell’immobile e, quindi, la possibile responsabile dell’attività illecita. Tuttavia, nonostante i prolungati appostamenti, la donna non è mai stata vista entrare o uscire dall’abitazione.
L’operazione si è rivelata particolarmente complessa anche a causa del contesto, dove non era semplice per i militari mimetizzarsi tra la gente del posto. Nonostante le difficoltà, i Carabinieri erano certi che la droga fosse ancora all’interno dell’appartamento e, a quel punto, hanno deciso di intervenire.
Durante il blitz, sul pianerottolo antistante l’abitazione è arrivata però un’altra, anziana, donna, che ha dichiarato che l’appartamento appartiene a una signora che, parecchi giorni addietro era dovuta partire e che attualmente si trovava fuori città.
Ha poi aggiunto che la proprietaria le aveva affidato le chiavi affinché si occupasse dell’abitazione in sua assenza. I militari, avendo così la conferma che la donna fosse quindi in possesso delle chiavi, le hanno chiesto di aprire la porta.
All’interno dell’abitazione, la perquisizione ha subito confermato i sospetti degli investigatori: sul balcone verandato, adibito a lavanderia, tra i detersivi, era nascosta una busta contenente due pietre di cocaina per un peso complessivo di quasi 500 grammi. La sostanza, una volta immessa sul mercato illegale, avrebbe potuto fruttare oltre 100mila euro.
Le indagini, da parte degli investigatori dell’Arma, sono ancora in corso per accertare la provenienza della droga e capire chi e in che modo abbia potuto nasconderla all’interno dell’appartamento. Immagine di repertorio
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