Pubblicato il 11 Aprile 2022
L’episodio si è verificato intorno alle tre di notte, quando è pervenuta su linea 112 una richiesta di aiuto da parte di una insegnante di una scuola superiore catanese: la donna, infatti, poco prima, aveva appreso da alcuni alunni, particolarmente allarmati, che una loro compagna di classe aveva esternato in un gruppo “whatsapp” intenti suicidi e che la stessa, contattata più volte, risultava irreperibile da diverse ore.
Immediatamente la Sala Operativa prendeva contatti con i genitori della minore i quali, in un primo momento, riferivano che la ragazza si trovava regolarmente a letto per poi scoprire, con stupore, che la figlia non era in camera; la madre rinveniva, inoltre, diversi biglietti lasciati dalla ragazza, dai quali emergeva chiaramente l’intento di togliersi la vita.
Nel frattempo erano stati inviati dalla Sala Operativa diversi equipaggi di Volante i quali avevano iniziato a perlustrare meticolosamente l’intera zona intorno all’abitazione della famiglia.
Solo dopo svariati minuti di ricerche la minore veniva individuata dai poliziotti all’interno di un cantiere edile, pericolosamente in bilico sopra un’impalcatura. La ragazza appariva in stato confusionale e grazie al pronto intervento degli operatori veniva messa in sicurezza e fatta scendere dalla struttura pericolante; alla stessa, inoltre, venivano prestate le prime cure del caso, in attesa del 118, che giungeva sul posto poco dopo. Accanto alla giovane venivano rinvenute, inoltre, alcune scatole di medicinali che la ragazza aveva assunto.
I primi accertamenti del caso permettevano di appurare che la minore, nella serata, aveva avuto un diverbio con la madre, scaturito da futili motivi, e che, scossa per l’accaduto, aveva approfittato di un momento in cui i genitori dormivano per uscire di casa e mettere in atto i suoi intenti suicidari.