Su richiesta della Procura Distrettuale di Catania, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di:
accusati di aver commesso, in concorso tra loro, una rapina aggravata nella filiale della Banca Sella il 15 aprile 2021. Il provvedimento è stato eseguito nella mattinata dello scorso 13 gennaio dalla Polizia di Stato. Sotto la direzione di questa Procura, le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile – Squadra Antirapine, che ha avviato tempestive indagini finalizzate alla identificazione dei responsabili del reato che, armati e travisati, si sono introdotti all’interno della banca, attraverso una delle porte di emergenza, preventivamente manomessa e nel momento in cui erano in corso le operazioni di ricarico del bancomat. Gli autori riuscivano a impossessarsi della somma di 130mila euro.
La preliminare azione investigativa è stata incentrata sull’acquisizione e analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della banca nonché di quelli presenti lungo le vie di fuga utilizzate dai rapinatori con motocicli provento di furto, consentendo così di indirizzate le indagini nei confronti degli indagati. I successivi riscontri hanno permesso di confermare il quadro indiziario raccolto, dimostrando l’esistenza di contatti stabili fra gli indagati e di individuare il luogo in cui si riunivano per pianificare le loro attività illecite.
Nella medesima giornata, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad altre due misure cautelari in carcere, richieste da questa Procura ed messe dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania nei confronti di:
Giuffrida è gravemente indiziato della tentata rapina ai danni della Filiale “Carige” del 14.10.2021, in occasione della quale l’indagato, dopo essersi introdotto nei locali dell’istituto di credito, cercava di sottrarre danaro senza riuscirvi in quanto, nonostante l’aggressione, un cassiere riusciva ad azionare i sistemi di allarme, facendolo desistere dall’intento delittuoso. Al predetto è stato contestato anche il reato di evasione atteso che all’epoca dei fatti era sottoposto al regime della detenzione domiciliare. Aurora, invece, è ritenuto responsabile della rapina ai danni di un esercizio commerciale cittadino commessa il 20.11.2021 nel corso della quale l’indagato, dopo aver minacciato una dipendente lasciando intendere di essere armato, si è appropriato di uno smartphone. Tutti gli indagati, fatta eccezione per Giuffrida, già detenuto per altra causa, sono stati rintracciati dalla Squadra Mobile e condotti in carcere.
Immagine di repertorio
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