Pubblicato il 13 Maggio 2021
In merito alle dichiarazioni rese a mezzo stampa dai rappresentanti della Cgil di Catania, la Dusty – in una nota – respinge con forza l’inopinata valutazione in merito al servizio fornito in questi tre anni per la città di Catania: «Seppure in condizioni obiettive di precarietà, dovuta
all’affidamento in via provvisoria con appalti ponte rinnovati per brevi periodi – afferma l’amministratore Dusty Rossella Pezzino de Geronimo – la nostra azienda ha messo in campo con grande impegno tutta la propria capacità imprenditoriale e manageriale maturata in 40 anni di attività, e condotta in modo etico. Tutto ciò è stato reso possibile grazie ad una
sinergia stabilita con l’Amministrazione comunale, i lavoratori e gli utenti virtuosi, che ringraziamo vivamente».
L’amministratore Dusty rileva inoltre che non corrisponde assolutamente a verità la dichiarazione secondo cui sono stati disapplicati gli accordi sindacali relativi alla tutela dei lavoratori, i quali anzi sono sempre stati persino stabilizzati a tempo indeterminato nei limiti massimi consentiti dalla normativa. Con ciò garantendo loro di potersi avvalere di questo status anche nei confronti degli appaltatori subentranti che dovranno rispettare le clausole sociali.
In merito alla mancata partecipazione alla gara d’appalto indetta dal Comune di Catania, Rossella Pezzino de Geronimo afferma che «Dusty è un’azienda seria e corretta, e valuta con estremo scrupolo le condizioni di un appalto, non intendendo trovarsi in difficoltà in corso di esecuzione. Se prende un impegno Dusty lo mantiene!».
«La decisione di non partecipare è stata presa ovviamente non a cuor leggero, e dopo aver posto alla stazione appaltante una serie di quesiti le cui risposte ci hanno convinti della assoluta insostenibilità economica ed operativa di questo capitolato. Il risultato finale in ordine al numero delle ditte partecipanti, appena due, ed alla mancanza di offerte per il lotto più importante conferma l’opportunità delle nostre valutazioni negative che ci hanno impedito la partecipazione».
Per quanto attiene alle lamentate criticità incorse alla ditta subappaltatrice Energeticambiente, recentemente posta in amministrazione controllata, Rossella Pezzino de Geronimo chiarisce che «Dusty, pur non avendone alcuna responsabilità, si è sempre fatta parte diligente mettendosi a disposizione per quanto consentito dalla legge che, in casi come questi, prevede procedure precise e che devono essere garantite dal commissario ministeriale che ci risulta vi stia adempiendo col massimo scrupolo».
Opposta la visione del sindacato CGIL e FP CGIL di Catania che in un comunicato stampa esprimono tutta la preoccupazione per la Gara rifiuti di Catania, “lotto centro” andata deserta: “Come mai l’uscente ditta DUSTÝ non partecipa? Che fine faranno i precari che hanno promesso di stabilizzare?”
La nota continua con una serie di quesiti e timori sia per la “tenuta del servizio sia per i lavoratori”.
“L’amministrazione comunale – si legge nel documento – ha solo due mesi di tempo per avviare il nuovo servizio di raccolta rifiuti nei tre lotti catanesi, ma la gara andata deserta per la copertura del “lotto centro” pone più di un quesito dal fronte sindacale e fa scattare mille preoccupazioni. Come mai l’uscente ditta DUSTÝ non partecipa? Che fine faranno i 60 lavoratori (tra operatori e autisti) che devono essere ancora stabilizzati come da elenco concordato e il centinaio di precari da regolarizzare avendo maturato i diritti nel tempo? Perché l’amministrazione comunale si limita a guardare tutto questo senza prendere posizione”?
La nota congiunta del segretario generale della Camera del Lavoro di Catania, Giacomo Rota, insieme ad Alfio Leonardi, coordinatore regionale Fp Cgil Igiene ambientale e al segretario generale della Funzione Pubblica Cgil, Gaetano Del Popolo, continua con un giudizio molto negativo sull’operato della Dusty.
“Il nodo rifiuti è uno dei più difficili del nostro territorio. A nostro avviso la DUSTÝ in questi tre anni ha offerto un servizio insoddisfacente e quel che ci duole di più, è che gli accordi per tutelare i i lavoratori, presi pubblicamente e non senza sforzi sindacali, siano stati parzialmente disattesi. Ci chiediamo se tutto questo sia il “preludio” di un abbandono del campo anche per sottrarsi ad altri doveri, come quello di intervenire a copertura delle inadempienze di versamento da parte della società Energetica, nell’ambito di un subappalto, a danno dei lavoratori. Di certo c’e che continueremo la nostra battaglia a tutela di chi dovrà essere stabilizzato, o a seguito degli accordi sottoscritti nei mesi scorsi, o a seguito di diritti maturati, intervenendo presso le imprese che vinceranno la gara. All’amministrazione comunale chiediamo invece di smettere di girarsi dall’altra parte ogni qualvolta la questione rifiuti presenta nuovi problemi. È il Comune a dover avere chiaro quali siano i punti deboli della raccolta (per il servizio della differenziata registriamo livelli bassissimi) sia in termini di strategia che di conoscenza del territorio. I cittadini pretendono che sia l’ente pubblico a vigilare sulla qualità effettiva del servizio”.