La vertenza riguardante il Centro Mary Poppins del quartiere Librino a Catania, finita in questi giorni nelle cronache di tutti i giornali, per l’aggressione all’assessore ai Servizi Sociali del Comune del capoluogo etneo, Giuseppe Lombardo, rappresenta l’ennesimo esempio relativo all’emergenza occupazionale a Catania.
Nella giornata di ieri è stato sottolineato dai sindacati coinvolti, Fp Cgil, Fiscascat Cisl e Ugl, come l’incontro con l’assessore abbia avuto toni pacati e come la questione debba essere affrontata in modo approfondito da parte dell’amministrazione comunale catanese, data anche l’importanza che il Centro Mary Poppins riveste per il quartiere della parte meridionale del capoluogo etneo.
La segretaria provinciale della Fisascat Cisl, Rita Ponzo, sentita da noi telefonicamente, ha sottolineato come si debba mettere la parola fine alle divergenze tra l’assessorato e l’associazione che gestisce il centro.
“Noi eravamo presenti – afferma la Ponzo – e posso garantire che il dialogo è stato molto civile. Io ho proposto di mettere un punto sulla diatriba tra l’associazione Primavera, che gestisce il Centro Mary Poppins, e l’assessorato. Quello che mi auguro è che l’assessore trovi una soluzione per far continuare l’attività, ma lui vuole una documentazione, che si sta provvedendo a fornire nei tempi e nei modi previsti dalla legge. Aggiungo anche che l’amministrazione comunale continua a fare un taglio del 50 % all’associazione, un qualcosa che mette a rischio i dipendenti, che sanno benissimo dell’importanza che essa ha per il tessuto sociale dell’intero quartiere, dati anche i tanti casi di dispersione scolastica”.
Riguardo alle aggressioni esse sarebbero state soltanto verbali. Inoltre le iniziative future per salvaguardare i posti di lavoro non mancheranno.
“Io so che – conclude la Ponzo – le aggressioni sono state soltanto verbali e che hanno cercato di fermare la macchina dentro la quale l’assessore si trovava perché lui non si è mostrato disponibile al confronto con le mamme. Noi come Fisascat Cisl abbiamo chiesto pure l’intervento del Tribunale dei Minori per sensibilizzare l’amministrazione comunale, che deve incrementare i servizi al territorio anziché diminuirli. Questo centro offre 5 ore al giorno per 5 giorni, con un totale quindi di 35 ore settimanali, mentre gli altri ne fanno soltanto 12 nell’arco di una settimana. Stiamo chiedendo un altro incontro con l’assessore Lombardo sperando che questa volta trovi una soluzione”.
Fonte immagine: profilo Facebook Rita Ponzo
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