« Torna indietro

Cda Parchi, Ferrari: “Paradossale un Pd che prima non indica nessuno e poi accusa Piombino di aver scelto autonomamente”

Pubblicato il 27 Giugno 2022

La polemica del Pd sulla nomina del Cda della società Parchi è, come sempre, strumentale. Il Comune di Piombino, in quanto socio di maggioranza, ha dato l’opportunità ai soci di minoranza di proporre dei nomi da inserire in un Cda formato da cinque persone.
Peraltro, è stato su proposta di questa Amministrazione che l’organo, nell’occasione della precedente nomina, è stato ampliato da tre fino a cinque membri così da garantire a tutti i soci di essere adeguatamente rappresentati. 
I colleghi dei Comuni limitrofi non hanno presentato nomi e si sono astenuti dal votare il Cda quindi il Comune di Piombino – proprio perché appunto socio di maggioranza – ha dovuto procedere nominando i tre nomi individuati. Non farlo, avrebbe significato abbandonare la società Parchi in un pericoloso stallo: responsabilmente, nel pieno della stagione balneare, questo non poteva essere accettabile. 

Chiarito l’effettivo sviluppo degli eventi, sorge il dubbio che questo atteggiamento paradossale del Pd che prima si smarca e poi fa polemica, avesse l’obiettivo di mettere Piombino spalle al muro sfruttando la società Parchi come un “grimaldello politico” – termine che ultimamente pare essere particolarmente in voga in alcuni ambienti del territorio – per accusare il sindaco e la giunta di Piombino di essere poco democratici.


Trovo che questo modo di fare politica sia quantomai controproducente per lo sviluppo del territorio e che i primi a dimostrare poca collaborazione nel fare rete siano proprio coloro che ci accusano. Il Cda appena insediato, l’abbiamo detto ma vale la pena ripeterlo, ha il mandato di gestire la Parchi e tutti i beni che ha in carico nel miglior modo possibile, valorizzandoli e rendendo la società uno strumento di rilancio per tutto il territorio, non solo per Piombino. Se la paura del sindaco Ticciati è quella di avere una Parchi piombinocentrica poteva contribuire alla formazione del Cda come gli era stato proposto invece di continuare con i giochi politici che, è già stato ampiamente dimostrato, non giovano al territorio come al partito del quale è espressione. Francesco Ferrari, sindaco di Piombino